Un attacco sconvolgente, per ferocia e perfidia. Una caterva di insulti, un vero e proprio forcing senza eguali. Ma Barbara D’Urso, donna di grande forza e temperamento, non si lascia certo intimorire dagli attacchi virtuali e da dure incrostazioni di pregiudizi.
Nelle ultime ore sul social network Instagram, principale fautore del movimento anti-Barbara D’Urso, il popolo del web ha espresso la propria repulsione per il nuovo selfie postato dalla gagliarda 62enne napoletana. Il fiore all’occhiello di Canale 5 ha condiviso uno scatto fotografico che la ritrae in bagno, impegnata a prepararsi. Un primo piano che mostra un maquillage accentuato.
Questa volta i caustici moralisti del web hanno soprasseduto sull’audace outfit di Barbara D’Urso, si sono focalizzati sul suo trucco marcato e ci sono andati giù pesanti con i commenti, nei quali non si lesinano doppi sensi e sarcasmo. Parole al vetriolo che lasciano trasparire la convinzione dell’esistenza di una vera e propria coalizione contro la Santa di Cologno Monzese.
Si parte con lo stigmatizzare l’eccesso di make up sul viso della conduttrice: “Ma quanto stucco hai in viso? E quante ore di restauro per ottenere questi risultati farlocchi?”. Un internauta rincara la dose, tra il sarcasmo e l’ironia: “Come sei bella spontanea e senza un filo di trucco”. Seguono le provocazioni e le prese per i fondelli: “Ma che gentile! Ti sei fatta bella, stai per uscire con qualche bimbom***hia?”, ha chiesto un altro utente, criticando le scelte sentimentali di Barbara D’Urso.
Ma perché lo fanno, ammesso che la conduttrice fosse realmente truccata in maniera inappropriata? Il cyberbullismo ai danni di Barbara D’Urso mira chiaramente ad alimentare un grande polemica a suo sfavore. Sembrerebbe che il popolo della rete si diverta ad alimentare un’ondata di cattivi sentimenti, in grado di screditare l’immagine della vamp Mediaset. Un’antipatia virtuale, ispirata e sostenuta da astiosi telespettatori che, attraverso giudizi gratuiti e mordaci, alimentano e denigrano la figura di Carmelita.