Fabrizio Corona shock sulle feste milanesi di Genovese: "Piatti di cocaina e ragazzine come carne da macello"

Lo stupro della diciottenne avvenuto lo scorso 10 ottobre durante una festa organizzata da Alberto Genovese presso la sua terrazza Sentimento nasconderebbe anche altre atrocità

Fabrizio Corona shock sulle feste milanesi di Genovese: "Piatti di cocaina e ragazzine come carne da macello"

Continuano a far giustamente discutere i terribili fatti avvenuti a terrazza Sentimento, l’attico dell’ex AD di Subito.it Alberto Genovese, nel corso delle numerose feste a base di cocaina e sesso sfrenato. Rapporti sessuali violenti e sadomaso, ma soprattutto per la maggior parte non consenzienti e perpetrati ai danni di ragazzine appena maggiorenni che venivano drogate anche a loro insaputa e “usate” per ore come se fossero dei pezzi di carne o delle bambole di pezza.

Questo è emerso dai racconti di alcune ragazze presenti e dai verbali della magistratura che sta indagando su Genovese – che attualmente si trova i carcere – per lo stupro di una diciottenne avvenuto lo scorso 10 ottobre nel suo lussuosissimo attico milanese con vista sul Duomo, dove era in un corso una di quelle feste all’insegna della droga, dove tutto sembra essere permesso, anche lo stupro e la violenza più agghiacciante.

Le feste della “Milano bene”, il racconto agghiacciante di Fabrizio Corona

Di questa vicenda si parla spesso anche a “Non è l’Arena”, il programma condotto da Massimo Giletti su La 7, dove di recente è intervenuto anche Fabrizio Corona. Prima di finire in carcere e di essere poi rimesso in libertà condizionata, l’ex paparazzo dei vip ha partecipato a molte di queste feste in pieno “”stile Genovese, organizzate da imprenditori ricchi e dipendenti dalla cocaina, gente annoiata e alla ricerca del brivido proibito.

Un brivido che unito alla droga può portare ai reati più orribili, ingiustificabili, come lo stupro della diciottenne (e, pare, anche di altre giovanissime modelle) da parte dell’imprenditore. Fabrizio Corona ha rivelato che a queste feste ci sono piatti di cocaina che vengono offerti ai partecipanti: si drogano tutti, in gruppo, ma alcune volte, come nel caso della ragazza violentata, nei bicchieri si somministrano a tradimento anche altre droghe.

E’ il caso della cosiddetta “droga dello stupro” che annienta la volontà della vittima e azzera il ricordo di quanto successo. E il fatto che formalmente le vittime abbiano tutte compiuto i diciotto anni, ha dichiarato Corona, non assolve dalla colpa etica e morale di chi a queste feste le invita, consapevole di quello che vi succede. 

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