Fabrizio Corona, la lite con Ilary Blasi al GFVIP sarebbe stata una farsa: verità o strategia per evitare il carcere?

I legali dell'ex re dei paparazzi avrebbero replicato alle accuse della Procura Generale di Milano riguardanti Fabrizio Corona con delle clamorose rivelazioni.

Fabrizio Corona, la lite con Ilary Blasi al GFVIP sarebbe stata una farsa: verità o strategia per evitare il carcere?

Fabrizio Corona, il popolare ex re dei paparazzi, è tornato alla ribalta della cronaca non tanto per la sua brevissima love story con l’attrice Asia Argento – nota anche per essere stata una delle accusatrici del produttore americano Harvey Weinstein, quindi diventata volto del movimento #Metoo – bensì per la recente richiesta della Procura Generale di Milano, in ordine alla revoca dell’affido terapeutico.

Una richiesta che ha fatto tremare non solo i fan dell’imprenditore, ma anche i suoi difensori che stanno cercando di fare di tutto affinché l’ipotesi che Fabrizio Corona possa tornare in carcere, si allontani sempre più. A pesare sulla richiesta della Procura Generale sembra sia stata anche la querelle televisiva tra Corona e Ilary Blasi al “Grande Fratello Vip 3”.

La lite con Ilary Blasi solo una farsa?

A Corona sarebbero state, infatti, contestate tante violazioni – dai ritardi alle liti televisive, ma anche mancanze di autorizzazioni per l’ospitata al GFVIP – tali che hanno indotto la Procura Generale ad etichettare il percorso di Fabrizio fuori dal carcere come un “fallimento”. Stando alla difesa del celebre ex re dei paparazzi però le cose non sono come sembrano.

Nella memoria difensiva presentata dai legali di Corona si leggerebbe che la lite al Grande Fratello Vip con Ilary Blasi in realtà sarebbe stata solo una gigantesca farsa. Una cosa su cui dovrà decidere ora il Tribunale di Sorveglianza di Milano, che potrebbe quindi far rientrare nuovamente Fabrizio Corona in carcere. 

La strategia di difesa dell’ex marito di Nina Moric – che ha difeso a spada tratta Fabrizio nel salotto di “CR4 – La Repubblica delle donne” – punterebbe a sostenere che quello che in molti hanno visto in tv era stato fatto solo per motivi lavorativi. Parole che si leggerebbero quindi nell’atto, citato dal Corriere della Sera, in cui si affermerebbe che la partecipazione di Corona al reality e la successiva lite con la Blasi erano frutto di un accordo, con il preciso scopo di alzare gli ascolti di una trasmissione che stentava a decollare. 

A sostenere questa tesi, sarebbe anche il video diffuso sul web poco prima della querelle con la Blasi, dove si vedrebbe Corona imparare una sorta di “parte”, di scaletta delle cose da dire – cosa che però era stata smentita dal noto e bravissimo giornalista Gabriele Parpiglia, che ha spiegato come i tempi televisivi impongano agli ospiti di seguire una sorta di “guida” delle cose da dire, ma che nulla hanno a che fare con parti già scritte o concordate preventivamente con autori e produzione -, che ha creato un certo trambusto sui social.

Questa precisazione della difesa di Corona non è la sola, infatti in aggiunta a quanto precedentemente scritto gli avvocati dell’imprenditore avrebbero aggiunto che occorre tenere distinto il Corona personaggio pubblico da quello privato. In tal senso nella memoria difensiva si renderebbe noto anche il compenso percepito da Fabrizio per entrare nella casa di Cinecittà per avere un breve confronto con la sua ex Silvia Provvedi, che ammonterebbe a 35mila euro.

Stando a quanto avrebbe riferito la difesa, inoltre, Fabrizio Corona in quanto personaggio privato avrebbe ottenuto delle relazioni positive da parte dei servizi che lo hanno preso in carico fuori dal carcere e per tutto questo tempo, ed è quindi solo su questo aspetto che i giudici del Tribunale di Sorveglianza dovrebbero ora valutare il suo percorso.

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