Fabrizio Corona attacca Salvini: "Per ciò che ha detto sulla polizia, dovevano sparare al posto di blocco. E’ da galera"

Fabrizio Corona, durante la presentazione del libro "Non mi avete fatto niente", ha espresso giudizi lapidari nei confronti del vicepremier Matteo Salvini e del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

Fabrizio Corona attacca Salvini: "Per ciò che ha detto sulla polizia, dovevano sparare al posto di blocco. E’ da galera"

Fabrizio Corona, appena giunto a Milano in un locale di via Piero della Francesca per la presentazione del suo libro “Non mi avete fatto niente“, ha osservato orgoglioso, guardando la folla riunita: “E’ gia’ l’inizio di un movimento politico“. I nuovi adepti, pronti ad incarnare lo zoccolo duro di un ipotetico movimento, sono entrati nel locale muniti di una bottiglia di gin.

L’ex fotografo dei vip e’ arrivato accompagnato da un gruppo di ragazzi in felpa rossa e nera che come un mantra ripetevano il titolo del volume proposto. Corona è stato intervistato da Massimo Giletti insieme al figlio 16enne Carlos che, in merito al padre ha sostenuto: “Io lo sopporto, gli sto dietro, ci aiutiamo vicendevolmente. E’ molto dolce e coccolone”. Il figlio dell’imprenditore e di Nina Moric è l’erede designato, partecipa alle riunioni e ai progetti del procreatore conscio che un giorno sarà tutto suo.

Secondo Fabrizio la politica edificata sui social non ha senso: “Se fossi incensurato prenderei cento volte i voti di Matteo Salvini. E’ facile per Salvini; guardate i suoi social: 12 post al giorno, 50 stories, ci scrive una frase poi il contenuto non c’e’. E’ soltanto una roba per fare notizia.” Gli psichiatri, in merito al suo comportamento narcisista, gli hanno spiegato che la sua ossessione per la visibilità lo porta alla rovina, quando per due giorni l’attenzione decresce quel bisogno di uscire suoi giornali ad ogni costo lo conduce nel baratro: “Anche per loro e’ cosi’, ma loro sono politici, non si possono paragonare a me“.

Fabrizio Corona attacca Matteo Salvini

In merito al vicepremier ha sentenziato che le ultime cose che ha detto sulla polizia, che hanno fatto bene a sparare al posto di blocco, sono talmente gravi e inaccettabili che si meriterebbe la galera. Il catanese ne ha anche per il ministro della GiustiziaAlfonso Bonafede: “Il ministro Bonafede e’ una persona laureata in legge, pero’ non basta per diventare ministro della Giustizia. Quando penso ad un ministro lo immagino di 60 anni, uno che conosce le carceri, i tribunali e i diritti, perche’ la giustizia in Italia e’ una cosa seria”.

Incredibilmente per Corona la vera politica non e’ cercare i like, i followers, è quella che faceva Bersani, rivolta al popolo. In merito al capitolo Battisti per Fabrizio l’arresto e l’arrivo del terrorista in aeroporto a Ciampino, ripreso dalle telecamere e con rappresentanti del Governo in bella vista, è stato un atto vergognoso, perchè non si umilia una persona, non e’ un trofeo di guerra. Battisti, secondo Corona, è una persona che ha sbagliato, e che ha perseverato nell’errore perche’ e’ stato latitante, ma è comunque un uomo con gli stessi diritti di tutti.

Ecco il mio testamento. Ma sono immortale… Ammettiamolo, non so perche’ sono ancora vivo, ma se dovessi morire lo farei da re” ha detto in conclusione della presentazione, per poi annunciare la lettura del suo testamento che chiude la pubblicazione. Il 44enne ha nuovamente sottolineato che il carcere e’ stato una grandissima sofferenza e che inevitabilmente non sarà mai piu’ quello dei prima, ha perso la sua innocenza, non dorme mai sereno.

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