Fabrizio Corona, ex agente fotografico e fondatore del sito Dillingernews.it, e il giornalista Luca Arnaù andranno a processo per diffamazione aggravata per aver diffuso false notizie su una presunta relazione sentimentale tra la premier Giorgia Meloni e il deputato catanese di Fratelli d’Italia, Manlio Messina. La notizia, priva di fondamento, era stata pubblicata nell’ottobre 2023, causando un’ondata di reazioni politiche e mediatiche.
La Procura di Milano ha disposto la citazione a giudizio per entrambi gli imputati, accusandoli di aver diffamato gravemente la presidente del Consiglio e il deputato Messina. La premier, insieme a Messina, ha sporto denuncia e si è costituita parte civile, il che significa che entrambi saranno coinvolti attivamente nel processo. Il dibattimento avrà inizio il 21 gennaio 2024 presso l’ottava sezione penale del Tribunale di Milano. Meloni sarà chiamata a testimoniare, su richiesta dei pubblici ministeri Giovanni Tarzia e Letizia Mannella.
Luca Arnaù, all’epoca direttore responsabile di Dillingernews.it, e Fabrizio Corona, che secondo la Procura avrebbe esercitato il ruolo di caporedattore de facto, sono ritenuti responsabili della pubblicazione della notizia. Corona avrebbe personalmente “procacciato” la falsa informazione, pur sapendo della sua infondatezza. Nonostante ciò, avrebbe insistito affinché fosse pubblicata, esercitando pressioni sul sito e su Arnaù, il quale avrebbe accettato di diffondere il contenuto.
La premier Giorgia Meloni, figura di spicco della politica italiana, e il deputato Manlio Messina hanno prontamente reagito alla notizia diffamatoria, negando con fermezza qualsiasi coinvolgimento sentimentale e avviando immediatamente azioni legali. La loro decisione di costituirsi parte civile dimostra la volontà di difendere la loro reputazione pubblica da attacchi ritenuti gratuiti e calunniosi.
La vicenda ha sollevato un dibattito più ampio sui rischi legati alla disinformazione e all’abuso dei mezzi di comunicazione, soprattutto in un contesto politico già teso. Meloni, leader di Fratelli d’Italia e figura centrale del governo, è spesso al centro dell’attenzione mediatica, e questa accusa di diffamazione mette in evidenza le difficoltà che i politici devono affrontare nel gestire la propria immagine pubblica in un’epoca in cui le false notizie possono rapidamente circolare online.
Il processo per diffamazione aggravata che si aprirà a gennaio rappresenta un importante banco di prova per la giustizia italiana e per la regolamentazione delle responsabilità dei media online. La diffamazione è considerata aggravata quando la falsa notizia ha come oggetto figure pubbliche o istituzioni, e in questo caso la gravità è amplificata dal fatto che l’accusa coinvolge direttamente la presidente del Consiglio e un deputato della Repubblica.