Eva Herzigova si scaglia contro il maschilismo del cinema hollywoodiano

Tra le top model più desiderate degli anni ’90, Eva Herzigova ha avuto anche un’esperienza ad Hollywood, conclusasi negativamente per via dell’imperante maschilismo. Ma dal suo punto di vista, anche in Italia le cose non andrebbero meglio.

Eva Herzigova si scaglia contro il maschilismo del cinema hollywoodiano

In un’intervista concessa al settimanale Grazia, Eva Herzigova ha voluto dire la sua sul tema delle molestie, ma soprattutto sulla differenza di trattamento tra uomo e donna. Dopo aver raggiunto la notorietà negli anni Novanta al pari di altre top model come Claudia Schiffer e Naomi Campbell, la 46enne ceca naturalizzata italiana nel 1998 ha avuto anche l’onore di presentare il Festival di Sanremo al fianco di Raimondo Vianello e Veronica Pivetti.

Dopo l’esperienza di successo come modella Eva Herzigova ha deciso di trasferirsi a Los Angeles, dove ha tentato di sfondare nello star system hollywoodiano. Purtroppo per lei, questa esperienza si è però rivelata fallimentare. Il maschilismo imperante nel mondo dello spettacolo a stelle e strisce non le ha permesso di trovare lo spazio inizialmente sperato, tanto da costringerla a ritornare sui suoi passi.

Non sarò mai un oggetto”, ha precisato la supermodella che ha definitivamente abbandonato il mondo del cinema nel 2014, subito dopo aver preso parte al film “Pohàdkàr” del regista ceco Vladimir Michàlek. Dal suo punto di vista, l’esperienza maturata sull’altra sponda dell’Oceano Atlantico le ha permesso di capire quanto il sessismo e il maschilismo siano ancora radicati.

A non andarle proprio giù è stato l’abuso di potere e la convinzione che con le donne si potesse fare qualsiasi cosa. Sul punto ha anche aggiunto che questo malcostume è presente anche nel campo della moda, “ma nessuno si è permesso di farlo valere con me”. Proprio tirando in ballo questo aspetto, Eva aggiunge altresì che dopo aver sposato l’imprenditore Gregorio Marsiaj, l’Italia è a tutti gli effetti la sua seconda casa.

Ancora oggi però fa fatica a comprendere alcune sfaccettature di quello che è il nostro modo di intendere il rapporto tra uomo e donna. “Malgrado le buone intenzioni, nel vostro Paese spesso agli uomini è riservato un posto nella società diverso, più in alto rispetto alle donne. E per me è inaccettabile”.

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