Eric Dane ha la SLA, la star di "Grey’s Anatomy" condivide la sua diagnosi

L'attore di "Grey's Anatomy" Eric Dane ha rivelato di avere la SLA. L'attore 52enne, padre di due figlie, tornerà comunque presto al lavoro sul set di "Euphoria".

Eric Dane ha la SLA, la star di "Grey’s Anatomy" condivide la sua diagnosi

Eric Dane ha condiviso con i suoi fan una preoccupante notizia riguardo il suo stato di salute. All’attore di “Grey’s Anatomy” è stata infatti diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica, nota anche come SLA. “Mi è stata diagnosticata la SLA“, racconta l’attore in una intervista esclusiva con la rivista americana People.

Sono grato di avere la mia amata famiglia al mio fianco mentre affrontiamo questo nuovo capitolo“. Eric, 52 anni, è sposato da 21 anni con la collega Rebecca Gayheart , ed i due sono genitori di due figlie adolescenti, Billie Beatrice di 15 anni e Georgia Geraldine di 13. Nel 2018 i coniugi hanno annunciato la loro separazione, ma ad inizio anno sono tornati sulla decisione, annullando la richiesta di divorzio.

Mi sento fortunato di poter continuare a lavorare e non vedo l’ora di tornare sul set di ‘Euphoria’ la prossima settimana“, continua l’attore. “Vi chiedo gentilmente di rispettare la privacy mia e della mia famiglia durante questo periodo“. Dane tornerà infatti a breve al lavoro, dato che il 14 aprile inizierà la produzione della terza stagione di “Euphoria“, serie di successo della HBO nella quale interpreta il patriarca della famiglia Jacobs.

L’attore americano è noto per i ruoli di Jason Dean nella serie tv “Streghe“, ma soprattutto per quello del “Dottor Bollore” Mark Sloan che ha interpretato per anni nel medical drama “Grey’s Anatomy“. Inizialmente previsto come guest star per alcuni episodi nel 2006, il personaggio riscosse così tanto successo da essere scelto come membro del cast regolare della serie, dove è rimasto fino al 2012.

La SLA, nota anche come morbo di Lou Gehrig, è una rara malattia degenerativa che causa la paralisi progressiva dei muscoli. Dato che la malattia affligge le cellule nervose del cervello e della colonna vertebrale che controllano il movimento muscolare, i pazienti perdono lentamente la capacità di parlare, mangiare, camminare e respirare in modo autonomo. Al momento non esiste cura, e la maggior parte delle persone affette vivono dai tre ai cinque anni dopo la diagnosi.

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