Ema Stokholma, celebre conduttrice televisiva, ha ufficialmente annunciato la sua decisione di rimuovere tutti i tatuaggi dal suo corpo. Questo annuncio ha messo in luce una tendenza crescente nel nostro Paese, dove il 48 per cento della popolazione ha deciso di farsi tatuare, ma molti di loro ora stanno considerando seriamente di fare marcia indietro. L’annuncio di Ema Stokholma è stato fatto attraverso i suoi social media, dove ha condiviso momenti nel suo percorso di rimozione dei tatuaggi presso lo studio del dottor Gaspare Reina, esperto in Chirurgia estetica, Medicina Estetica e Laser.
La decisione di Ema ha suscitato riflessioni sul significato dei tatuaggi e sulle ragioni che possono spingere qualcuno a rimuoverli. La conduttrice ha dichiarato: “Toglierò tutti i tatuaggi. Inizierò da braccia, mani, dita, spalle“. Nel passato, aveva già parlato della sua insoddisfazione riguardo ai suoi tatuaggi, mettendo in guardia soprattutto i giovani: “Pensateci bene ragazzi, pensateci bene“, aveva avvertito.
Aveva anche condiviso che, attraverso anni di analisi personale, aveva riconosciuto una barriera nella sua accettazione di se stessa e che i tatuaggi erano diventati un modo per nascondere il suo corpo. La decisione di rimuoverli è stata accompagnata da un sincero dolore, come evidenziato in un video pubblicato durante una sessione di rimozione.
Questo non è stato il primo caso di una personalità televisiva italiana che decide di dire addio ai tatuaggi. Anche Andrea Delogu, grande amica e collega di Ema Stokholma, aveva fatto una scelta simile anni fa. Andrea aveva documentato il suo percorso su Instagram, dove aveva chiarito che nessuno l’aveva obbligata a coprire i suoi tatuaggi quando lavorava in Rai e aveva sottolineato l’importanza di sfatare alcuni stereotipi sulla rete televisiva nazionale.
La decisione di coprire i suoi tatuaggi con il trucco era nata dalla necessità di nascondere alcune macchie rimaste dopo la rimozione dei tatuaggi con il laser. Andrea aveva affrontato il tema con sincerità, invitando il pubblico a considerare che tutti possono commettere errori nella vita.