L’ultimo sensazionale scoop lanciato dal giornalista Roberto D’Agostino parla di una presunta relazione lesbo intrattenuta tra le due collaboratrici di Pamela Prati, ovvero Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo. Le due donne starebbero insieme da svariati anni, sebbene nella puntata di ieri sera di “Live – Non è la D’Urso”, la Michelazzo ha dichiarato una versione diametralmente opposta.
Questa notte, al termine della trasmissione di Barbara D’Urso, è giunta in tempo utile la dichiarazione schiacciante di una testimone oculare. La blogger Ilaria Covello di lareginarossa.com ci sta offrendo un’eloquente testimonianza in merito all’ultima accusa di Dagospia: Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo avrebbero una love story lesbo da svariati anni.
“Eliana e Pamela fidanzate, confermo, lo so per certo. Ho lavorato per più di un anno con un’azienda con la quale loro collaboravano! E le ho conosciute e non hanno nascosto la loro relazione all’epoca! Era novembre” ha esplicitamente dichiarato Ilaria Covello, attraverso il popolare social network Twitter.
La suddetta testimonianza, illuminante e fondamentale, starebbe congiungendo tutti i pezzi del complicato puzzle. Sebbene per giungere ad un epilogo e all’imponente verità ci sia voluto oltre un mese, a sostegno della versione dell’avveduto giornalista Roberto D’Agostino, è arrivata la testimonianza incontrovertibile di una blogger che ha lavorato con le due manager della “Aicos Management Group”.
I sordidi dettagli sul trio composto da Pamela Prati, Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, stanno venendo a galla. Dinnanzi ad una giuria immaginaria, formata dal pubblico italiano, molti teste stanno affermando la medesima tesi di complotto, organizzata a tavolino.
La testimonianza di Ilaria Covello potrebbe distruggere le speranze di Eliana Michelazzo, che da sempre si difende dall’accusa di truffa e raggiro ai danni di Pamela Prati. Tutti coloro che erano informati sui fatti si stanno presentando, uno dietro l’altro, al banco dei testimoni: pronti a sbugiardare quella che è stata etichettata come una losca combriccola.