Elena Santarelli, conduttrice televisiva, circa un mese fa, attraverso i social network, ha comunicato che il suo figlio non stava bene. Da allora continua a tenere aggiornati i suoi fan circa la salute di Giacomo. Non ha mai detto esattamente quale sia la malattia del figlio, solo che per lei e il marito Bernardo Corradi, ex calciatore, è stato “un pugno nello stomaco senza preavviso”.
I messaggi sui social network della conduttrice e dell’ex attaccante dell’Inter sono carichi di speranza, come l’ultimo inviato da Elena a un fan di Bernardo in cui afferma che Giacomo è sereno: “Conosce la verità per quanto un bimbo possa sapere e capire”. Da parte loro, mamma e papà, ridono sempre e sdrammatizzano tutto, si amano e lo amano, così, ha affermato Elena, Giacomo “continua a vivere la normalità sapendo che c’è una battaglia in corso che vinceremo al cento per cento” e chiude dicendo che nella loro casa si respira felicità, positività tutto come se nulla fosse.
A una mamma che ha chiesto alla showgirl come ha fatto a capire che il figlio non stava bene, ha risposto “Istinto materno e fortuna” aggiungendo che “bisogna ascoltare il bambino”, perchè “una mamma sa quando sta fingendo“. Il suo Giacomo, otto anni, non stava proprio fingendo e dal 30 novembre, sta combattendo insieme ai genitori una dura battaglia.
La coppia ha anche un’altra figlia, Greta la secondogenita, nata a marzo 2012. Sono una famiglia molto unita, insieme cercano di affrontare il difficile momento, lo dicono loro stessi su un post condiviso su Instagram che ritrae Elena e Bernardo insieme: “La complicità non dovrebbe mai mancare in una coppia, costituisce quel qualcosa in più che ci permette di essere una squadra e di affrontare la vita insieme, perché insieme si vince e si supera tutto”. Seguono poi gli hashtag: #fridaymood #love.
Nel post di dicembre, Elena, senza entrare nei particolari, aveva messo in rete il fatto che il figlio fosse malato. Tra i motivi per dare questa comunicazione ai fan il desiderio di ringraziare i medici e tutti gli operatori sanitari che al Bambin Gesù di Roma stavano curando il suo primogenito Giacomo.