Don Franco Barbero è un ex presbitero italiano, divenuto famoso per aver lasciato alcune critiche piuttosto pesanti alla dottrina, liturgia e magistero della Chiesa cattolica. Proprio per questo motivo nel 2003 fu dimesso dallo stato clericale da Papa Giovanni Paolo II.
I punti in dissenso con la Chiesa sono molteplici e fra i quali troviamo le seconde nozze, il celibato dei preti, la predicazione e il ministero dei laici, le unioni tra credenti omosessuali, i dogmi cristiani e l’atteggiamento verso la sessualità e gli omosessuali. Negli anni poi ha fatto scalpore la sua decisione di sposare persone dello stesso sesso e di celebrare, nel 2004, il suo matrimonio insieme a Fiorentina Charrier per poi rendere il tutto ufficiale in forma civile presso il comune di Pinerolo.
L’intervista rilasciata da Don Franco Barbero
In questi giorni Franco Barbero ha rilasciato una lunga intervista al sito de “La Repubblica Torino“, in cui ricorda quando ha celebrato la prima benedizione tra due persone dello stesso sesso: “Il 7 dicembre 1963 si avvicinò un ragazzo in chiesa, iniziò a parlarmi di un suo amico. Gli dissi di venirmi a trovare in seminario e capii che parlava di amore. Nel ‘66 li ho benedetti. Nel ’78 decisi che li avrei sposati“.
Rivela che a oggi nella società si sono formati diversi gruppi e movimenti. Nonostante si dichiara fortunato di vivere a Torino, che definisce come una città aperto dinanzi ad alcuni temi, ammette di essere deluso dai comportamenti della Chiesa e, malgrado l’apertura di Papa Francesco, nessuno ha ancora preso posizione.
Successivamente parla dei componenti della sua comunità: “Transessuali, omosessuali, preti scomunicati con amori nascosti, donne calpestate perché hanno abortito. Tossicodipendenti. È la popolazione più bella del mondo da cui ho imparato ad ascoltare. Mi contattano tramite il mio blog, ricevo lettere, faccio numerosi colloqui”.
Negli anni afferma di aver celebrato circa: “680-690 matrimoni omosessuali, più della metà tra donne, ma ne sto preparando altri. Presto anche uno tra due preti. Non bisogna giudicare”. Ma le sue idee non sempre hanno avuto l’appoggio della gente: “Se ho ricevuto ripercursioni? Lettere anonime, di disprezzo. Mi hanno minacciato e una sera mi hanno gettato in una fontana. Sono andato dalla polizia perché mi arrivano mail con richieste di denaro. Non è piacevole ma oggi non ci faccio caso”.