Deceduta Paola Marella, nota architetta della tv

Paola Marella, architetto e conduttrice di programmi televisivi di successo come "Vendo Casa Disperatamente" e "Cerco Casa Disperatamente", è deceduta a 61 anni dopo una lunga battaglia contro una neoplasia al seno.

Deceduta Paola Marella, nota architetta della tv

La scomparsa di Paola Marella, architetto e conduttrice di programmi televisivi, avvenuta all’età di 61 anni, ha spiazzato tutti. La sua carriera l’ha vista protagonista in trasmissioni di successo come “Vendo Casa Disperatamente” e “Cerco Casa Disperatamente“, dove ha saputo coniugare la sua passione per l’architettura e il design con la comunicazione efficace, diventando un punto di riferimento per gli appassionati del settore.

Paola Marella ha esordito in televisione nel 2007, diventando una delle esperte di architettura più apprezzate su Real Time. La sua presenza magnetica e il suo occhio attento per il design l’hanno portata a condurre programmi di grande successo, tra cui “Un sogno in affitto” su Sky Uno e “Come la vorrei” su HGTV. La sua capacità di spiegare concetti complessi in modo semplice e coinvolgente ha conquistato il pubblico, rendendola una delle figure più amate del panorama televisivo italiano.

Oltre alla carriera professionale, Paola Marella era anche una moglie devota e una madre orgogliosa. La sua storia d’amore con il marito è stata un pilastro della sua vita, mentre il figlio Nicola rappresentava per lei una fonte di grande orgoglio. Marella ha sempre cercato di trasmettere valori positivi e un amore incondizionato per la famiglia, bilanciando con grazia la vita privata e quella professionale.

La scoperta di una neoplasia al seno nel 2011 ha segnato un capitolo difficile della vita di Paola. Dopo un iniziale intervento chirurgico e una lunga fase di cura, nel 2020 sembrava che la patologia fosse finalmente sconfitta. Tuttavia, nel corso dell’anno, è emersa la presenza di un nuovo nodulo, che inizialmente si era rivelato benigno. Con determinazione, Marella ha affrontato la patologia, condividendo la sua esperienza con il pubblico, per sensibilizzare e incoraggiare gli altri a non avere paura di affrontare la realtà della patologia. 

In un’intervista a Panorama, aveva dichiarato: “Il messaggio che dobbiamo lanciare è che non dobbiamo avere paura, che non siamo soli… grazie alla scienza sappiamo come affrontarla“. Anche durante il suo percorso di cura, ha mantenuto una forte presenza sui social, continuando a condividere consigli di design e ispirazione, fino all’ultimo post, solo tre giorni prima della sua scomparsa.

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