Chiara Ferragni si trova di fronte a un momento cruciale per il suo impero imprenditoriale. Dopo il polverone sollevato dal cosiddetto “pandoro-gate“, le cifre parlano chiaro: il patrimonio della sua società Fenice è stato azzerato, mentre i ricavi del 2024 risultano drasticamente ridotti, passando dai 14 milioni del 2022 a meno di 2 milioni. Una caduta libera che mette a dura prova la continuità dell’azienda e che oggi vedrà i soci riuniti per decidere il futuro della società.
L’assemblea straordinaria di oggi sarà un banco di prova per l’influencer e imprenditrice, che detiene il 32,5% della società. Con lei ci sono Paolo Barletta (40%) e Pasquale Morgese (27,5%), quest’ultimo pronto a impugnare il bilancio in tribunale, contestando l’entità delle perdite e l’impostazione contabile della gestione attuale.
Il nodo principale è la ricapitalizzazione: per salvare l’azienda, i soci dovranno decidere se investire altro denaro per tamponare le perdite e dare ossigeno alla società per i prossimi dodici mesi.
L’amministratore unico, Claudio Calabi, presenterà un bilancio di “pulizia” che riflette la situazione patrimoniale aggiornata al 30 novembre 2024. La strategia sarebbe quella di contenere le spese, ridurre ulteriormente il personale (oggi già dimezzato a otto dipendenti) e puntare su nuovi settori, come make-up, gioielleria e pelletteria, per rilanciare il brand. Se uno dei soci, in particolare Morgese, dovesse rinunciare alla ricapitalizzazione, la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente.
Al momento, il marchio Chiara Ferragni non sembra più essere appetibile per i grandi colossi della moda, e la mancanza di un piano industriale concreto rende difficile immaginare un vero rilancio nel breve termine. Nonostante questo, fonti vicine agli altri soci lasciano trapelare un cauto ottimismo: la società potrebbe ancora trovare nuove opportunità nei mercati internazionali e in altri settori del lusso. La priorità, tuttavia, resta la stabilizzazione della situazione finanziaria prima di pensare a un’espansione.
Mentre il destino di Fenice è appeso a un filo, Chiara Ferragni sembra concentrata su una strategia di rebranding personale. Reduce dalla Milano Fashion Week, ha dichiarato di essere “felice e fidanzata“, allontanando definitivamente ogni possibilità di riconciliazione con Fedez. Il suo focus sembra sempre più orientato sulla sua immagine pubblica e sulle collaborazioni con i grandi eventi del fashion system, piuttosto che sul tentativo di salvare l’azienda. Il futuro del marchio Ferragni è dunque incerto: riuscirà l’influencer a risollevare il suo impero o il declino è ormai irreversibile? Lo scenario sarà più chiaro dopo le assemblee di oggi, ma una cosa è certa: per l’imprenditrice digitale più famosa d’Italia, il 2025 si preannuncia un anno decisivo.