Quello che è andato recentemente in scena è un vero e proprio scontro tra titani. Da una parte troviamo Adriano Celentano, uno dei cantanti più celebri del mondo della musica italiana, mentre dall’altra non poteva mancare Vittorio Sgarbi, critico d’arte conosciuto per le sue esternazioni spesso al di sopra delle righe.
I dissapori tra i due nascono nella trasmissione Piazza Pulita, dove Vittorio Sgarbi, in collegamento, interviene sul tema della baby gang. Intervistato a tal proposito, l’opinionista non ha nascosto il disappunto per l’inchiesta precedentemente mandata in onda, ritenuta troppo cruda e diseducativa, in pieno stile Gomorra. Corrado Formigli, il conduttore del programma trasmesso su La7 non ha gradito, rispondendo che le sue dichiarazioni altro non erano che cretinate.
A quel punto Sgarbi è esploso tuonando che “trasmissioni come questa sono una rovina, sei uno str***, un fascista”. Formigli aveva quindi chiesto di togliere l’audio all’ex deputato di Forza Italia, concludendo “sei come in un acquario, parli ma non ti sentiamo. Ma con chi credi di avere a che fare?”.
Ed è a questo punto della vicenda che entra in ballo la figura di Adriano Celentano. Testimone di quanto accaduto, ha deciso di dire la sua. Per farlo ha scelto le colonne de Il Giornale. Qui non solo ha difeso Di Maio dagli attacchi precedentemente lanciati da Sgarbi, ma lo ha accusato di essere un demente. Definitosi poi un grillino della prima ora, ha preso le parti di Formigli, concludendo “eh no Sgarbi, lo str*** sei tu…”.
Dato il tenore delle accuse, Vittorio Sgarbi non poteva certo trattenersi dal controbattere. E lo ha fatto come meglio sa fare, in altre parole come un fiume in piena. “Poverino. Anziano e orgogliosamente ignorante. Le persone consapevoli dicono fino all’ultimo giorno: ancora imparo. Celentano è contento di essere ignorante ed esalta il suo nipotino di Maio che sbaglia tutti i congiuntivi”. La risposta si è fatta poi ancora più aspra. “Tu, soffocato dal danaro, vivi solo di retorica, hai perso l’anima, l’autonomia di giudizio, sei il nulla. Ti confesserò che ammiro più Ornella Vanoni di te. Ornella mi ha chiamato e mi ha dato ragione”.