Can Yaman e Diletta Leotta, la madre di lui contraria alla loro relazione

Pare che la madre di Can Yaman non veda di buon occhio la relazione tra il figlio e Diletta Leotta. Negli scatti della signora Guldem, Diletta è sempre assente.

Can Yaman e Diletta Leotta, la madre di lui contraria alla loro relazione

La storia d’amore tra Can Yaman e Diletta Leotta continua a far parlare e mentre l’attore è impegnato nel nuovo set di Sandokan spuntano delle voci riguardo alla madre, la signora Gulmen, che sembrerebbe essere contraria alla loro relazione. In realtà, la coppia da diversi mesi è stata bersagliata da critiche e polemiche,  e sono stati in tanti a non credere alla loro storia.

Adesso, però, le voci su un presunta opposizione da parte della madre di Can stanno facendo discutere ancora di più. A dare la notizia sono stati i due paparazzi Paolone e Alessandro, che hanno intuito da alcune cose quanto la signora Guldem sia indisposta verso la storia tra Can e Diletta.

Il paparazzo Alessandro ha infatti notato che la mamma dell’attore mostra spesso sul suo account foto in compagnia di Can Yaman, delle sue colleghe Demet e Ozge, e non pubblica mai scatti in cui è presente la Leotta. Questa coincidenza strana ha fatto nascere nel paparazzo la convinzione che la donna non veda di buon occhio la giornalista catanese, e a confermarlo sono anche delle fonti provenienti dalla Turchia.

La madre di Can non vuole dunque saperne nulla di Diletta? Oppure è vera la voce che indica la storia fra i due come una farsa? Se così fosse, vorrebbe dire che la madre di Can lo sa e quindi non gliene frega nulla di scattare foto insieme a Diletta. Tutte queste ipotesi però non hanno ancora alcun fondamento e quindi si attende che venga fuori qualcosa.

Intanto, a scombinare tutte le ipotesi, è la comparsa di una data presunta di matrimonio della coppia, che li vedrebbe sposi molto presto, o comunque entro il 2021. Can pare abbia anche regalato alla sua amata un anello del valore di oltre 40mila euro, il che dovrebbe confermare la veridicità della loro storia.

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