Brunetta, è successo in diretta. La triste notizia poco fa

Il ministro Renato Brunetti è salito sul palco di una nota rassegna internazionale, dove ha spiazzato tutti lasciandosi andare alla commozione: ecco per quale motivo.

Brunetta, è successo in diretta. La triste notizia poco fa

Renato Brunetta è un volto noto della politica italiana, che attualmente ricopre l’incarico di Ministro della Pubblica amministrazione presso il governo Draghi. Caduto il Governo lo scoro luglio, il noto politico ha rassegnato le sue dimissioni da ministro e ha lasciato Forza Italia, comunicando come di conseguenza non si ricandiderà in vista delle prossime elezioni.

L’ex volto noto di Forza Italia tornerà ad occuparsi a tempo pieno alla sua cattedra universitaria, dove Brunetta ha ricoperto per tanti anni il ruolo di professore ordinario di Economia Politica. In queste ultime ore è tornato a far parlare di sè commuovendosi sul palco del Forum di Cernobbio: ecco cosa ha detto.

Le lacrime di Brunetta

Per il Ministro della Pubblica amministrazione è stato un momento di grande commozione. Si è celebrato nei giorni scorsi il Forum Ambrosetti di Cernobbio, un importante incontro internazionale di discussione su temi principalmente economici che si tiene ogni anno dal 1975.

A suscitare le lacrime del Ministro, è stata soprattutto una domanda che l’ha toccato profondamente, cioè quella sul perchè abbia deciso di non candidarsi in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre.“Intendo continuare a dare una mano a questo Paese senza essere in Parlamento, una decisione non facile e dolorosa che sia foriera di cose buone”, questa la risposta di Brunetta, il quale, nel pronunciarla, per un momento si è interrotto in preda alla commozione.

Ha poi concluso anticipando quale sarà il suo futuro lontano dalla politica: “Ho preferito continuare a fare questo mestiere per ancora due mesi e poi tornerò magari a fare il mio vecchio mestiere facendo il professore”.  Si ricordi come il Ministro abbia subito disapprovato la decisione di Forza Italia di non dare la fiducia a Draghi, ritenendo di conseguenza inevitabile il suo addio al partito: “Non sono io che lascio ma il partito che ha rinnegato la sua storia” .

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