Britney Spears, l’ex marito prova ad entrare nella sua camera con un coltello: il racconto in tribunale

Il terrificante racconto dell'irruzione di Jason Allen Alexander nella camera di Britney Spears, l'uomo pare fosse in possesso di un'arma

Britney Spears, l’ex marito prova ad entrare nella sua camera con un coltello: il racconto in tribunale

Jason Allen Alexander non si è ancora rassegnato alla fine del suo matrimonio lampo con Britney Spears avvenuto nel 2006 e durato poco più di 55 ore. Lo scorso 9 giugno l’uomo si era infiltrato nella villa della pop-star a poche ore dal suo matrimonio con Sam Asghari. Il repentino intervento della Polizia ha evitato il peggio e durante il suo arresto Jason ha dichiarato: “Ascoltatemi, io sono il suo primo marito e lei è la mia unica moglie. Ero qui per fermare questo matrimonio. Come mai non c’è la famiglia di Britney? Sono qui per impedire che si sposino“.

In queste ore, però, sono emersi particolari agghiaccianti su quell’irruzione. Come se già non bastasse il fatto che Alexander si sia furtivamente addentrato nella villa dell’ex moglie, sembra che l’uomo fosse in possesso di un coltello, così come è stato dichiarato in tribunale da alcuni testimoni.

Questo è quello che è emerso da una testimonianza di una guardia del corpo della cantante che è riuscita a bloccare il malintenzionato prima che potesse verificarsi un vero dramma. Il 27 giugno, Jason è stato ascoltato dal giudice durante una seduta preliminare e durante l’udienza molti testimoni hanno deposto in suo sfavore, uno su tutti è stato Richard Eubeler, la guardia del corpo che ha confermato l’intenzione di Alexander di entrare nella camera da letto della Spears con un coltello. Eubeler ha ripreso, con una diretta Instagram, l’arrivo dell’ex marito nella villa e già si poteva notare come insistesse per poter incontrare la cantante, finché non è stato perquisito e trovato in possesso dell’arma.

Jason resterà in carcere: il racconto in tribunale

Jason resterà in prigione, questo è stato stabilito dal giudice, mentre il suo difensore ha chiesto una riduzione della pena, in quanto non ci sarebbero prove certe del fatto che Jason volesse davvero fare del male all’ex moglie. Il giudice è rimasto, comunque, fermo sulla sua decisione confermando la condanna (e la cauzione di 100.000$) per stalking, violazione di domicilio e vandalismo. La prossima udienza si terrà il 12 luglio.

La testimonianza di un addetto alla sicurezza ha reso l’idea di quanto agghiaccianti possano essere stati quei momenti: “L’uomo ha dichiarato che Jason Alexander si aggirava nella villa urlando il nome di Britney. Poi ha trovato la porta della camera della star, che per fortuna però era chiusa a chiave. Lui ha iniziato a battere e gridare e lei era dentro terrorizzata mentre si stava preparando per la cerimonia. Jason aveva in mano in coltello e lo possono testimoniare almeno cinque collaboratori della Spears che al momento si trovavano nella villa“.

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