Britney Spears e il movimento #FreeBritney

Il movimento #FreeBritney è tornato sui social media. I fan chiedono che Britney Spears sia liberata dalla tutela legale del padre-padrone a cui è sottoposta da 12 anni.

Britney Spears e il movimento #FreeBritney

Britney Spears è sempre stata una delle cantanti più amate e gran parte della sua popolarità deriva dai successi musicali che l’hanno resa famosa con canzoni come “Toxic” o “Baby One More Time“. Il suo riconoscimento in tutto il mondo significa che ha uno dei fandom più fedeli e questo implica che si preoccupano molto dello stato di salute della loro beniamina. I fan dell’artista sono preoccupati per lei a causa di alcuni comportamenti che ha avuto nelle ultime settimane. Tra questi, quello di vestirsi di giallo in un live su Instagram dopo che un utente gli ha proposto, giorni fa, di farlo in caso avesse bisogno di aiuto. A seguito della crescente preoccupazione dei fan nelle ultime settimane è stato pertanto fondato l’hashtag #FreeBritney.

Il movimento #FreeBritney è stato creato dai suoi fan dopo la decisione del tribunale del 2008 di nominare un tutore per la cantante, suo padre Jamie Spears, per il controllo sulle decisioni della vita. Il movimento ha ripreso a fare tendenza nelle ultime settimane, quando la cantante ha iniziato a pubblicare molti video su Instagram e Tik Tok in cui balla, cammina avanti e indietro o parla in modo estremamente veloce. Pertanto, è stata creata su Change.org una petizione intitolata #FreeBritney, creata con l’intento di indagare sugli abusi di potere cui è stata sottoposta negli ultimi 12 anni, in modo che Britney possa finalmente essere libera e vivere la sua vita.

La tutela legale

I sostenitori dell’artista credono che sia legata mani e piedi alla volontà di suo padre, Jamie Spears, che nel 2008 ha richiesto la tutela temporanea di sua figlia in seguito a diverse crisi nervose che l’hanno costretta a ricoveri ospedalieri e cure psichiatriche. Radersi la testa o uscire nuda per fare acquisti erano alcune delle sue eccentricità.

Jamie Spears ha preso, così, il controllo delle finanze e della vita di sua figlia: non può uscire di casa, votare, usare un cellulare o i social senza sorveglianza, guidare la sua auto, spendere i suoi soldi, sposarsi, rilasciare interviste e se infrange una regola rischia la custodia dei suoi figli.

Dopo questi momenti tumultuosi, la vita dell’interprete è tornata alla normalità. Tuttavia, suo padre ha chiesto al giudice la tutela permanente di sua figlia, che ha dichiarato di soffrire di demenza prematura. In questo modo, Jamie Spears ha reso l’interprete di “Womanizer” priva di indipendenza e autonomia nelle sue decisioni: guidare, fare shopping o uscire con il fidanzato sono situazioni impensabili per lei.

Sfruttamento d’immagine e cambio di voce 

Il tutore legale è in genere utilizzato per le persone anziane o molto malate che soffrono di demenza o altrimenti inabili e incapaci di prendere decisioni da sole. I fan e i seguaci del movimento #FreeBritney trovano incongruo che Britney sia incapace di prendere decisioni e di vivere sostanzialmente in modo indipendente, ma ritengono che possa lavorare. Difatti, dopo l’accordo legale che la priva persino di uscire di casa, Britney ha pubblicato quattro album, ha fatto tre tournée mondiali con pericolose acrobazie, ha risieduto a Las Vegas per quattro anni, ha lanciato collezioni di profumi e lingerie ed è stata persino giudice a “X Factor”, con un guadagno annuo di $ 130 milioni. Pertanto, i fan ritengono che sia abbastanza sana da gestirsi autonomamente e credono che la custodia serva solamente a sfruttare la cantante, piuttosto che come aiuto per la sua salute mentale, poiché non le è permesso di fare nulla al di fuori di ciò che gestisce suo padre, non ha voce in nessun aspetto professionale o personale.

Un’altra questione dibattuta nel movimento, è che i fan hanno video per credere che a Britney non sia mai stato permesso di cantare con il suo vero tono di voce. Si ritiene che abbia una voce molto più profonda, simile a quella di Cristina Aguilera, ma che i produttori e la casa discografica l’abbiano riqualificata per cantare nell’iconica voce da bambina che tutti conosciamo. In questo modo sarebbe stata più iconica e rappresentativa per creare un marchio e una carriera. Nel 2006 tenta di incidere un album acustico con il suo vero timbro, senza camuffamenti o finzioni, ma l’album scompare nel nulla e non viene pubblicato.

Il futuro 

Per il movimento Free Britney oltre 185.000 persone hanno firmato una petizione su Change.org per garantire alla pop star il diritto alla libertà. Anche molte celebrità, come Miley Cyrus, hanno espresso preoccupazione per l’interprete e hanno aderito al movimento #FreeBritney per porre fine al conservatorship, termine americano con cui si designa la tutela del patrimonio. Persino sua madre, Lynne OField Portell, ha aderito al movimento a sostegno di sua figlia sottolineando un comportamento insolito sui suoi profili social e ha presentato una richiesta legale per essere inclusa nelle decisioni finanziarie che fino ad ora sono state gestite dal padre, il che significa che potrebbe agire contro presunti abusi di potere. La tutela della popstar è stata oggetto di una rivalutazione del tribunale all’inizio di quest’anno, ma per il momento Britney Spears dovrà aspettare fino al 22 luglio per tornare in tribunale, dove saprà se potrà riconquistare la sua tanto attesa libertà.

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