Belen Rodriguez, esposto Codacons contro l’ospedale: trattamento diverso dalle altre mamme

Il Codacons ha presentato un esposto in Procura contro l'ospedale di Padova, dopo la vicenda che ha visto protagonista la showgirl argentina per la nascita della figlia Luna Marì.

Belen Rodriguez, esposto Codacons contro l’ospedale: trattamento diverso dalle altre mamme

Il parto di Belen Rodriguez all’ospedale di Padova è diventato non solo oggetto del gossip nostrano, ma anche quello del Codacons, che nelle ultime ore ha presentato un esposto in Procura per accertare eventuali responsabilità per il presidio ospedaliero. La scelta di vietare l’accesso al piano in cui era degente la showgirl ha destato critiche e non solo. 

Il 12 luglio scorso improvvisamente in ospedale è apparso un cartello in cui veniva spiegato che in conseguenza della presenza della Rodriguez, non era possibile accedere ai piani. Ora la nota associazione dei consumatori vuole vederci chiaro ed accertare se l’operato dell’ospedale Giustinaneo non integri il reato di interruzione di pubblico servizio. 

E’ necessario aprire un’indagine alla luce delle possibili fattispecie di interruzioni di pubblico servizio e abuso d’ufficio” ha scritto il Codacons nel suo esposto, quindi ha poi proseguito che occorre accertare i fatti e capire se effettivamente un intero reparto sia stato riorganizzato sulla base delle esigenze della conduttrice televisiva. 

Come spiega dettagliatamente il Codacons nel suo esposto, se i fatti dovessero essere confermati ci si ritroverebbe dinanzi ad una variazione dell’erogazione dei servizi forniti dal una struttura pubblica, non giustificati però da comprovate esigenze. Questo, nei fatti, avrebbe creato una disparità di trattamento anche nei confronti degli altri pazienti e delle mamme ricoverate al momento. 

La replica dell’ospedale non si è fatta attendere. Il Giustinaneo ha sottolineato il fatto che le loro azioni sono tutte documentabili, annunciando quindi di voler agire per le vie legali in difesa del proprio operato ed immagine. Se da un lato alcuni dipendenti dell’ospedale hanno definito il cartello in questione come un mero gesto “burlone, dall’altro anche alcuni testimoni hanno attestato come le cose non sono andate così come descritte dal Codacons. 

Alain Luciani, esponente della Lega, in quei giorni si trovava proprio al Giustinaneo ed ha raccontato che non è stato modificato alcunché. Belen aveva una stanza singola. Ed ai tanti che chiedevano di andarla a trovare per salutarla, si è risposto con un cortese diniego. In fin dei conti siamo sempre in emergenza pandemica.

 

 

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