Barbra Streisand difende Michael Jackson: “Aveva i suoi bisogni sessuali”

Ha destato non poco clamore l’intervista di Barbra Streisand in cui ha minimizzato le gravi accuse di molestie sessuali rivolte a Michael Jackson; le polemiche scatenate l’hanno però costretta a ritrattare le sue dichiarazioni.

Barbra Streisand difende Michael Jackson: “Aveva i suoi bisogni sessuali”

Il docufilm “Leaving Neverland” continua a sollevare un coro di indignazioni e polemiche in tutto il mondo. Il documentario ha messo in piazza le presunte molestie sessuali commesse da Michael Jackson ai danni di minori; di fatto è stata messa in discussione ancora una volta la figura di uno dei più grandi artisti della storia internazionale della musica.

Non tutti però hanno gridato allo scandalo, c’è anche qualcuno che ha voluto minimizzare, giustificando una condotta che l’opinione pubblica non ha avuto difficoltà a definire obbrobriosa. È questo il caso di Barbra Streisand, che in un’intervista rilasciata al The Times ha voluto ridimensionare l’entità del problema. Il suo intervento in difesa dell’amico scomparso 10 anni fa, ha però sollevato un mare di polemiche.

La 76enne attrice e regista cinematografica ha infatti voluto prendere le parti del Re del Pop, spingendosi però troppo in là. “I suoi bisogni sessuali erano i suoi bisogni sessuali, che derivassero da un certo tipo di infanzia o da un particolare Dna. E non ha ucciso nessuno“. Inoltre ha aggiunto che i bambini erano sempre entusiasti di potersi trovare al fianco di una grande star come Jacko.

Inoltre Wade Robson e James Safechuck, le cui testimonianze hanno permesso di raccogliere il materiale necessario per girare il documentario, si sono sposati e hanno anche avuto dei figli. In altre parole per l’attrice, quelli che ora sono diventati due uomini, non avrebbero subito alcuno shock tale da aver compromesso le loro esistenze.

Queste affermazioni hanno trovato ampio risalto sui social, dove in tanti non hanno perdonato la posizione espressa dall’attrice. Barbra Streisand ha così dovuto correre ai ripari, ritrattando il contenuto delle sue affermazioni. Sommersa dalla critiche e dalle polemiche, ha dovuto ammettere di aver sbagliato. Lo stesso Dan Reed, regista del documentario che ha messo a nudo le presunte molestie, è rimasto profondamente indignato da queste parole, arrivando a domandarsi se “la pedofilia è tollerata da una parte dello spettacolo”.

La Streisand ha così dovuto correggere il tiro. “Ho sbagliato, chiedo scusa alle vittime. Avrei potuto scegliere con più cura le mie parole, sono profondamente dispiaciuta, quelle parole non riflettono i miei sentimenti. Questi ragazzi dovranno portare questo dolore per sempre. Provo un forte rimorso per quello che ho detto”.

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