Barbara D’Urso radiata dall’Ordine dei Giornalisti? L’ex presidente Enzo Iacopino racconta la verità

Durante la lite con Sergio Vessicchio, Barbara D'Urso ha tirato in ballo il nome di Enzo Iacopino, ex presidente dell'Ordine dei Giornalisti: ora è proprio lui a dire la sua in merito alla questione.

Barbara D’Urso radiata dall’Ordine dei Giornalisti? L’ex presidente Enzo Iacopino racconta la verità

Lo scontro tra Barbara D’Urso e Sergio Vessicchio durante la puntata di “Live – Non è la D’Urso” andata in onda lunedì 16 dicembre, resterà impressa per un po’ nella mente di chi segue le contorte vicende proposte dalla carmelita nazionale nei suoi contenitori di gossip.

Tutto ha inizio quando la D’Urso chiede al suo ospite se davvero fosse stato radiato dall’albo dei Giornalisti a causa delle sue esternazioni offensive nei riguardi di alcune donne nel mondo del calcio. Vessicchio le risponde che anche lei tempo fa è stata radiata dall’Odg. Barbara visibilmente stizzita precisa di aver riconsegnato spondateamente il tesserino per onestà, visto che il fatto di fare pubblicità in tv non era compatibile con la professione di giornalista. Precisa anche di aver vinto la causa con Enzo Iacopino, l’allora presidente dell’Odg.

Lite Barbara D’Urso – Sergio Vessicchio, interviene via social Enzo Iacopino

Ed è proprio lo stesso Iacopino che, dopo aver ascoltato le parole della conduttrice di Canale 5, ha voluto dire la sua sui social. Conferma la versione della D’Urso: “Sì è vero ha vinto Barbara D’Urso” inizia nel suo post, per poi continuare: “La signora – che, al contrario del suo raffinato ospite, non è mai stata sotto procedimento disciplinare perché si era dimessa dall’Ordine per potere fare le sue cronache senza il freno delle regole deontologiche che i giornalisti debbono osservare – sostiene una cosa vera: l’esposto che avevo presentato a suo carico è stato archiviato“. Per poi procedere con l’affondo: “Sì, ha vinto lei. E, lo sappiamo tutti, la qualità e il livello dell’”informazione” sono aumentati“.

Iacopino vuole saziare la fame di curiosità di chi si sta chiedendo come mai abbia vinto e così rimanda a un suo post risalente al 1° marzo del 2016 quando il Gip del Tribunale di Monza ha deciso di archiviare il caso su conforme richiesta della Procura. Ai tempi, si legge sempre nel post, l’Ordine dei Giornalisti segnalò alcuni comportamenti della D’Urso ritenuti disdicevoli (termine che Iacopini definisce un eufemismo), proprio perché tenuti cercando di accreditare un’attività giornalistica.

In quel post Iacopino, con fare sarcastico e con altrettanta ironia, poneva l’accento sul modus operandi della D’Urso e di come fosse “bella e brava, rispettosa dei diritti e dei sentimenti delle persone (…) preoccupata solo del bene comune; interessata a far emergere la verità, aiutandosi con qualche sceneggiata come nel caso del piccolo Loris Stival (…) Avanti, dunque, con la barbaradursizzazione del Paese“.

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