Barbara D’Urso, Lady Cologno nei guai: citata in giudizio per un servizio mandato in onda a Pomeriggio Cinque

La celebre conduttrice del talk show pomeridiano "Pomeriggio Cinque" è stata citata in giudizio a causa di un servizio mandato in onda durante il suo celebre programma.

Barbara D’Urso, Lady Cologno nei guai: citata in giudizio per un servizio mandato in onda a Pomeriggio Cinque

Barbara D’Urso, la popolare conduttrice televisiva di Canale 5 – che a breve ritornerà in video anche con la fiction “La dottoressa Giò”, dove ricoprirà il ruole della protagonista -, è tornata a far parlare di sé oltre che per la sua goliardica vacanza passata recentemente a Cuba con il cantautore ed ex gieffino Cristiano Malgioglio, anche per una non lieta notizia che la riguarda e che sta facendo il giro del web nelle ultime ore.

Stando alle indiscrezioni che si leggono in rete, Lady Cologno sarebbe stata citata in giudizio per un servizio mandato in onda nella sua celebre trasmissione televisiva, dove ogni giorno si approfondiscono anche i fatti di cronanca più clamorosi e di maggiore rilievo, com’é stato appunto quello della professoressa Gloria Rosboch.

Barbara D’Urso citata in giudizio

Il giudice Angela Rizzo, in accoglimento di una istanza presentata da una cittadina, ha invitato la celebre conduttrice a presentarsi dinanzi al Tribunale di Ivrea in ordine ad un servizio riguardante la docente di Castellamonte, respingendo così la richiesta dei legali di Barbara D’Urso  di trasferire il processo al Tribunale di Milano. 

LAdy Cologno però non è stata la sola ad aver ricevuto la citazione in giudizio, poiché coinvolti nella questione sarebbero stati anche due giornalisti della trasmissione Alessandro Cracco e Alessandro Banfi. Ma cosa avrebbe combinato Carmelita di tanto grave? Stando alle accuse che si leggono, su Barbara penderebbe il reato di diffamazione in seguito ad un servizio mandato in onda durante il suo celebre programma il 2 marzo del 2016.

Nel corso della puntata citata, si parlò delle relazioni amorose di Gabriele Defilippi, il giovane omicida della professoressa, che sarebbe stato solito costruire dei rapporti con donne più mature, con lo scopo di manipolarle a suo vantaggio. Per tale omicidio Defilippi è stato condannato a 30 anni di reclusione, mentre il suo complice Roberto Obert a 18 anni e 9 mesi. 

A citare in giudizio Barbara D’Urso è stata una cittadina di Canavese, che sarebbe – a suo dire – stata citata durante il servizio mandato in onda, in considerazione del fatto che la donna sarebbe stata inserita nell’elenco delle amanti del giovane omicida. Ma non è tutto, perché sarebbe stata indicata anche come una persona che avrebbe indirizzato l’assassino all’uso di droghe e stupefacenti. Parole respinte con fermezza, che saranno quindi oggetto di approfondimento in aula il prossimo 14 maggio.

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