Ballerino di Amici picchiato perché gay: "Mi hanno urlato fro*io, poi i calci e le botte"

Sabato scorso Simone Baroni, coreografo di successo e ballerino nella quattordicesima edizione di Amici, è stato vittima di un'aggressione di stampo omofobo

Ballerino di Amici picchiato perché gay: "Mi hanno urlato fro*io, poi i calci e le botte"

Il fattaccio ha avuto luogo a Roma, nel quartiere San Giovanni, noto luogo della movida della capitale. Vittima Simone Baroni, coreografo e ballerino che il grande pubblico ricorderà certamente nella 14esima edizione di Amici di Maria De Filippi. Baroni arrivò alla finale, che quell’anno fu vinta da Stash con i The Colors. A raccontare come sono andate le cose è stato lo stesso Baroni, che sul suo profilo Instagram ha rivelato di essere stato vittima di un’aggressione omofoba.

Era sabato e come tanti giovani, anche Simone Baroni era andato a far serata in un bar situato in zona San Giovanni a Roma. Uscendo dal locale per andare a recuperare l’auto, il ragazzo si è sentito urlare da lontano: “Dove vai froc*io!”. Incredulo, Baroni si è girato e ha chiesto di ripetere: “Scusa ma non ho capito…”.

Il coreografo e ballerino di Amici Simone Baroni aggredito e picchiato a Roma

Uno dei ragazzi si è avvicinato con fare minaccioso e l’ha aggredito con un pugno in faccia dopo avergli urlato “Mo te faccio capì io”. Così Baroni ha preso il cellulare per riprendere tutto quanto e quando l’altro se n’è accorto gli ha intimato di cancellare il video. Si è rifiutato di farlo e a questo punto sono sopraggiunti altri quattro uomini, amici dell’aggressore, che gli hanno sferrato un altro colpo in pieno viso ribadendogli che doveva cancellare le immagini.

Ma il ballerino non l’ha fatto e anzi si è subito recato dai carabinieri a sporgere denuncia. Poi è andato anche in ospedale, dove gli hanno dato una prognosi di cinque giorni. Successivamente Simone Baroni – che oltre che un ballerino oggi è un coreografo di successo, che lavora spesso per Mediaset e che ha curato i videoclip musicali di artisti importanti come Mahmood, Annalisa e Ghemon – ha mostrato su Instagram il suo volto tumefatto, con il labbro spaccato e inverosibilmente gonfio.

Ovviamente il suo post ha suscitato la reazione indignata del popolo social e tanti utenti hanno fatto notare come proprio in questi casi sarebbe stato utile avere una legge come il DDL Zan, che avrebbe punito in maniera esemplare i reati mossi da omofobia.

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