Archiviato il caso Mark Caltagirone: "Pamela Prati non fu truffata"

Il GIP di Roma ha archiviato l'indagine relativa al finto matrimonio tra Pamela Prati e Mark Caltagirone, una vicenda iniziata nel 2019 con la denuncia della Prati contro le sue ex agenti, Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo.

Archiviato il caso Mark Caltagirone: "Pamela Prati non fu truffata"

In un’inaspettata svolta giudiziaria, il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di Roma ha archiviato l’indagine che vedeva al centro la celebre showgirl Pamela Prati e il suo finto matrimonio con un inesistente Mark Caltagirone. La vicenda, iniziata con una denuncia presentata dalla Prati nel 2019 contro le sue due ex agenti, Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, si chiude con una decisione che lascia l’opinione pubblica a bocca aperta.

Il giudice ha determinato che la Prati non fu truffata, bensì partecipe di un’azione autopromozionale condivisa, “un espediente utilizzato, con il suo consenso, a scopi autopromozionali“. Questo caso avrebbe garantito benefici non solo alla Prati stessa ma anche alle reti televisive che hanno dato ampio spazio alla vicenda, trasformandola in un vero e proprio intrattenimento mediatico.

L’attenzione mediatica attorno al finto matrimonio con Mark Caltagirone ha tenuto gli spettatori incollati ai teleschermi, speculando sull’identità e l’esistenza dell’uomo. La showgirl aveva alimentato questa curiosità, parlando del suo imminente matrimonio in diverse occasioni televisive, fino all’ammissione nel maggio 2020 che l’uomo, in realtà, non esisteva affatto. Successivamente, Prati ha accusato le sue manager di plagio, affermando di essere stata manipolata.

Nonostante le richieste dei legali della Prati di portare avanti le indagini per chiarire le responsabilità, il GIP ha deciso di archiviare il caso, sostenendo la tesi di una complicità, se non una tacita accettazione, da parte della showgirl nella costruzione di questa intricata vicenda.

Con l’ordinanza depositata il 19 marzo 2024, si conclude un capitolo che per anni ha intrigato e confuso il pubblico italiano, dimostrando ancora una volta come la linea tra realtà e finzione possa diventare sorprendentemente sottile nel mondo dello spettacolo. La decisione del giudice solleva interrogativi sull’autenticità delle narrazioni proposte dal mondo dell’entertainment, evidenziando come, a volte, la realtà possa essere più strana e complicata della finzione stessa.

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