Il suicidio dello chef americano Anthony Bourdain ha lasciato di stucco amici e conoscenti. Il suo gesto incomprensibile ha sollevato un enorme perché, al quale è tuttora difficile rispondere. Secondo quanto riportato dai media, a indurlo a mettere fine alla sua vita sarebbe stata una profonda ma ben celata depressione.
Ma chi pensava che le sorprese fossero rimaste circoscritte al solo suicidio, dovrà necessariamente ricredersi: anche il suo testamento innesca non pochi dubbi ed interrogativi. Alla sua apertura presso il Manhattan Surrogate’s Court di New York, si è scoperto che l’unica erede del suo patrimonio è la figlia Ariane, nata undici anni fa dal secondo matrimonio con Ottavia Busia. Quest’ultima, esperta in fatto di arti marziali, sarà anche l’esecutrice testamentaria delle sue volontà.
Tenuto conto della minore età della bambina, il Tribunale dovrà ora nominare un tutore che si occuperà di gestire il patrimonio paterno fino al raggiungimento dei 18 anni. Ma qualora Ariane dovesse morire prematuramente, tutti gli averi passerebbero alla sua tata Myra Quizon.
Come anticipato, dalla lettura del testamento emergono una serie di perplessità. Innanzitutto il documento è stato redatto nel 2016, in un momento in cui lo chef viveva in pieno la sua love story con Asia Argento. Ma di lei nemmeno una parola.
Il secondo interrogativo è invece legato al valore complessivo del patrimonio. Secondo le stime stilate da alcuni rotocalchi statunitensi, l’importo si sarebbe aggirato intorno ai 16 milioni di dollari. In verità si è scoperto che corrispondeva a “soli” 1,2 milioni di dollari, nemmeno il 10% di quanto ipotizzato. L’importo sarebbe costituito da 425mila dollari depositati su alcuni conti bancari, 35mila dollari in investimenti finanziari, 250mila dollari in beni personali e mezzo milione in beni immateriali come diritti d’autore e royalties. Non si sa invece nulla di un appartamento comprato nel 2014 a New York sulla 94th street, sul quale grava un mutuo da un milione di dollari.