Alvaro Vitali svela: "Cambiavo auto e donna ogni 3 mesi, ora vivo con 1200€ di pensione"

Alvaro Vitali ha confessato in una intervista di vivere con una pensione di 1200 euro al mese, mentre all'apice del successo cambiava auto e donna ogni 3 mesi. Vitali denuncia: "Mi hanno dimenticato, chiedo solo di farmi fare un ultimo film".

Alvaro Vitali svela: "Cambiavo auto e donna ogni 3 mesi, ora vivo con 1200€ di pensione"

Tutti conoscono il volto di Alvaro Vitali, attore simbolo della commedia sexy all’italiana degli anni ’70. In una nuova intervista con il quotidiano “La Repubblica”, il 72enne si è aperto, raccontando la sua straordinaria carriera a partire dall’esordio con Fellini fino alle difficoltà degli ultimi anni.

La sua carriera iniziò quando a 18 anni, mentre svolgeva il lavoro di elettricista e non pensava neanche lontanamente ad una possibile carriera nel mondo dello spettacolo, si trovò per caso ad un casting, e venne scelto da Federico Fellini. Il regista, uno dei più grandi della storia del cinema italiano, lo volle per quattro dei suoi film, “Satyricon”, “Roma”, “I clown” e “Amarcord”.

Il grande successo arrivò a metà degli anni ’70, quando fu scelto per la commedia “L’insegnante” dal regista Nando Cicero, che lo volle a fianco di Edwige Fenech nel ruolo di un alunno invaghito della professoressa. “Non potevano chiedermi di meglio“, ricorda Alvaro, spiegando di essersi sempre ispirato al recentemente scomparso Lando Buzzanca.

Da allora iniziò un filone di commedie sexy che, anche se disprezzate dalla critica, ebbero un enorme successo di pubblico, portando Vitali a girare decine di film. “Ho fatto cinquanta film”, spiega, aggiungendo: “Se ero ricco? Cambiavo macchina e donne ogni 3 mesi“. Con i primi soldi guadagnati, ricorda Vitali, comprò casa all’amata nonna Elena.

Un enorme successo finito improvvisamente nel 1983, dopo che “Paulo Roberto Cotechino, centravanti di sfondamento” si rivela essere un flop al botteghino, ed all’improvviso “il telefono ha smesso di squillare, nessuno mi ha più fatto lavorare“. A scomparire non solo produttori e registi, ma anche molti colleghi, tra i quali Vitali cita Lino Banfi, dicendo: “Non mi ha più cercato. E ne provo dolore”.

Oggi l’attore racconta di vivere con una pensione di 1200 euro, a causa di contributi non versati dalle case di produzione, e di arrotondare grazie ad alcune sporadiche serate in teatri, soprattutto al Sud. Vitali però spera di riuscire ad avere un’altra possibilità.”Mi hanno dimenticato, chiedo solo un ultimo film, per fargliela vedere a chi non ha più creduto in me“.

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