Alessandro Preziosi: "Sono un miracolato: in mezza giornata guadagniamo lo stipendio di 3 persone"

Il noto attore di fiction televisive italiane, Alessandro Preziosi, non le manda a dire e durante un'intervista a Il Messaggero afferma che oggi i suoi colleghi tendono a prendersi troppo sul serio e a non rendersi conto della propria fortuna.

Alessandro Preziosi: "Sono un miracolato: in mezza giornata guadagniamo lo stipendio di 3 persone"

Il noto attore non le manda a dire ai suoi colleghi i quali, forse, non si rendono conto di essere dei privilegiati in una società in cui i comuni lavoratori stanno lottando per sopravvivere essendo pagati 3-4 € l’ora.

Alessandro Preziosi si apre con un un’intervista al Il Messaggero in cui si mostra estremamente pungente e autoironico. Afferma che da napoletano ama prendere in giro le persone e talvolta forse esagera.

Alessandro Preziosi lancia qualche frecciatina ai suoi colleghi attori che si prenderebbero troppo sul serio dandosi arie. Molti di questi si lamentano senza rendersi conto di essere molto fortunati e privilegiati, pertanto fa un esempio lampante: “Hai capito o no che per mezza giornata di lavoro ti danno lo stipendio mensile di tre persone?’ E poi i soldi sui diritti di immagine: qui non esistono i diritti veri”.

Una persona e non un mero personaggio

Alessandro Preziosi, a differenza di molti suoi colleghi, evidentemente interagisce anche con i “comuni mortali” e da figlio di di un avvocato e di un pubblico ministero, dimostra notevole consapevolezza delle proprie fortune e non le dà per scontate.

Si considera “un miracolato”: sia per i suoi lavori, come il recente un documentario realizzato in qualità di regista sul terremoto dell’Irpinia di cinquant’anni fa, sia per il fatto che attualmente tanti giovani come lui, nonostante la preparazione e gli studi, non godano degli stessi privilegi, della fama e del denaro. Ma neppure di molto meno. 

Le affermazioni di Alessandro Preziosi e la netta differenza con personaggi come Alessandro Borghese

Impossibile che la nostra mente non vada a ripensare alle parole di personaggi come Alessandro Borghese, -citiamo lui solo per fare un esempio-, figlio d’arte e a quanto pare aiutato durante la “gavetta” proprio dalla nota madre, che sentenzia contro i giovani che non hanno voglia di sacrificarsi per imparare un mestiere.

La parola sacrificio forse è stata fraintesa fin troppo a lungo nell’ambito lavorativo del nostro Paese, tanto bello per alcuni aspetti, ma totalmente carente per altri.

Le parole di Preziosi ci consolano e ci fanno ben sperare infondo che non tutto sia perduto.

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