Alessandro Cecchi Paone è uscito solamente da una settimana dalla casa del Grande Fratello Vip 3 ma sicuramente ha lasciato un segno indelebile nei colleghi gieffini ma non in senso positivo. Sicuramente è stato uno dei personaggi più criticati e polemici degli ultimi anni e, anche varcata la porta rossa, ha continuato ad imporre le sue opinioni.
Ecco dunque che il divulgatore scientifico ha deciso di rilasciare una lunga intervista al settimanale Chi di Alfonso Signorini dove si è anche lasciato andare ad alcune confessioni alquanto interessanti. Alessandro infatti ha affermato di essere entrato nella casa del Grande Fratello Vip 3 con un ruolo ben specifico sottolineando altresì “L’insistenza dell’azienda e l’impegno preso nei confronti del personaggio che interpreto”.
Con questa affermazione verrebbe appunto da penare che Paone, nella casa del GF Vip 3, ha solamente recitato un ruolo e infatti lo stesso, senza giri di parole ha confermato che con la sua partecipazione doveva riaccendere gli animi ma senza nessun copione alla mano. Inutile dire che le dichiarazioni rilasciate dal giornalista hanno sicuramente smosso alcuni dubbi e perplessità tanto che lo stesso ha altresì affermato “Sono una sorta di MR. Wolf si Pulp Fiction. Vengo chiamato per risolvere problemi”.
Sembra oltretutto che questo compito non sia nuovo a Paone visto che anche in passato con il Tg4 e con l’esperimento de La settima porta era successa la stessa identica cosa. Alessandro comunque non sembra essere molto preoccupato dalle sue confessioni ma anzi, senza tanti giri di parole ha anche sottolineato con una punta di soddisfazione “La mia esperienza nel reality ha smosso così tanta attenzione che mi ritroverò a parlarne fino al prossimo anno”.
Per quanto riguarda poi le sue dichiarazioni pesanti nei confronti di Fabrizio Corona e l’attacco nella casa del Grande Fratello Vip 3 ai danni di Silvia Provvedi, Alessandro ha dichiarato che molto probabilmente l’ex re dei paparazzi non riesce ancora a digerire quelle che erano le sue previsioni sul suo conto visto che, il giornalista, ha sempre detto che un giorno sarebbe finito male e, a quanto pare, non si sbagliava.