Alessandro Basciano, arrestato per stalking nei confronti della ex Sophie Codegoni, è stato rilasciato nella giornata del 23 novembre dopo un giorno passato nel carcere di San Vittore. L’ex volto di “Uomini e Donne” ha poi voluto spiegare tutta la verità durante la sua intervista nel podcast “Falsissimo“, condotto da Fabrizio Corona su YouTube.
Il disc jockey non nega di essere rimasto molto sorpreso per l’arresto: “Non me l’aspettavo. Ero in palestra, sono arrivato a casa. Mi hanno detto ‘è lei Basciano?’ ‘Sì’. C’erano quattro carabinieri in auto. A casa mi hanno detto che avevano un mandato di arresto. Non è possibile una cosa del genere. Più che rabbia ho provato delusione profonda”.
Decisivi per la decisione di scarcerare Basciano, a cui era d’accordo anche il pm Antonio Pansa, gli screenshot delle chat tra il 35enne e Sophie Codegoni. Ad averlo scagionato sono i messaggi scambiati con la sua ex nella notte tra il 13 e il 14 novembre, e dal loro contenuto appare una relazione certamente non caratterizzata da uno stato di timore e l’atteggiamento della Codegoni sembra poco compatibile con il turbamento e la paura.
Possibile arresti domiciliari per Alessandro Basciano
Nella giornata di ieri però Alessandro Basciano sembra essere nuovamente nei guai, poiché i PM vorrebbero studiare nuovamente la sua posizione in merito alla denuncia fatta da Sophie: “I magistrati hanno deciso di fare ricorso al Tribunale del riesame in sede di appello per chiedere i domiciliari nei confronti del dj. Dopo l’interrogatorio di Sophie Codegoni, ritengono che Alessandro Basciano possa ripetere atti persecutori contro la sua ex”. Dopo la possibile approvazione degli arresti domiciliari, il tutto diventerebbe esecutivo nel giro di alcune settimane.
Il Dj però continua a smentire di aver detto frasi a Sophie del tipo “Ti ammaz*o” o “Se non torni con me ti ammaz*o, devi avere paura di rientrare in casa” e, recentemente da Giuseppe Cruciani a “La Zanzara”, ha dichiarato: “Mai detta una cosa del genere, lei lo ha dichiarato, ma non ci sono prove a sostegno”.