Alba Parietti, il doloroso e malinconico racconto del suo passato: uno zio in manicomio e la madre schizofrenica

Alba Parietti ha decido di spalancare le porte sulla sua vita privata e lo fa ai microfoni de "I Lunatici". Un racconto doloroso e pieno di malinconia.

Alba Parietti, il doloroso e malinconico racconto del suo passato: uno zio in manicomio e la madre schizofrenica

Siamo abituati a vedere Alba Parietti sempre in veste aggressiva e combattiva, ma nel suo passato ci sono stati momenti che l’hanno messa a dura prova e ha deciso di raccontarli ai microfoni del programma radiofonico “I Lunatici“, su Radio2. Un racconto a tratti malinconico che racchiude molti momenti di fragilità e disperazione.

Nella sua infanzia, non molto facile come aveva giĂ  rivelato in altre interviste, due persone hanno segnato in maniera indelebile i suoi ricordi: la madre e uno zio. Purtroppo, entrambi per motivi differenti, hanno affrontato serie difficoltĂ  che, per lo zio, sono culminate nel ricovero in un manicomio.

Alba Parietti si racconta in un’intervista a “I Lunatici” su Radio 2

La madre, invece, grazie all’amore del marito e padre della Parietti, ha evitato quella triste realtà pur avendo costantemente bisogno di cure per cercare di tenere a bada la sua schizofrenia: “Mio padre è riuscito a contenere nelle mura domestiche la sua follia”, ricorda commossa Alba Parietti.

Continua a raccontare aneddoti sulla madre, scomparsa nel 2011 in seguito ad un ictus, che si autodefiniva “una povera schizofrenica” e che, come lei stessa dichiara, aveva un’intelligenza superiore alla norma: “Ha vissuto grazie a mio padre una vita normale. Dignitosa. La follia molto spesso è un dono di persone troppo intelligenti che a fatica riescono a gestirla in un mondo pieno di atrocità”. Vivere con lei è stato molto difficile, ammette la Parietti: “Ma quando riusciva a non essere la strega che poteva risultare a causa della sua patologia era la persona più meravigliosa del mondo” e conclude ricordando che aveva una sensibilità e una cultura davvero incredibili.

Un altro momento molto doloroso per lei, è stato quando ha conosciuto uno zio. L’uomo, purtroppo, a quel tempo era rinchiuso in un manicomio ed era diventato completamente un’altra persona: “Mio zio è entrato in manicomio ed è diventato una larva“. Ricorda di averlo incontrato solo dopo il suo internamento, ma assicura che prima di quella devastante condizione di vita, aveva una mente eccelsa e lo definisce: “Un intellettuale straordinario (…) Prima di entrare in manicomio era un genio assoluto“.

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