Claudio Lippi, il conduttore tv più in auge negli anni ’80 e ’90, si è sfogato un’intervista fiume rilasciata al settimanale “Nuovo“. Ad aggredirlo verbalmente, secondo quanto racconta lo stesso Lippi, sarebbe stato un uomo rissoso, reo di aver gettato l’immondizia per strada, anziché nell’apposito cassonetto della spazzatura.
Secondo quanto riferito dall’ex conduttore de “Il pranzo è servito” e “Buona Domenica”, tutto avrebbe avuto origine da un banale diverbio. Claudio Lippi avrebbe rimproverato il signore in questione, scatenando in lui una reazione eccessiva e inesplicabile, degenerata successivamente in un’accesa litigata.
L’ex presentatore tv ha così iniziato il suo racconto: “Gli ho fatto osservare che il suo comportamento non era quello giusto. Mi ha riconosciuto e ha reagito con rabbia. ‘Pensi di potermi dire qualcosa perché sei un volto tivù?’. Poi si è avvicinato, infilando la mano in tasca!”. Un gesto inconsulto che avrebbe allarmato il 74enne milanese, in preda all’angoscia e al timore di subire angherie e violenze fisiche.
Comprensibilmente angustiato, Claudio Lippi ha poi specificato: “Ho temuto di prendermi una coltellata. Purtroppo leggo i giornali e guardo i Tg. So che cosa può accadere e mi sono allontanato”. L’ex conduttore non avrebbe pertanto reagito, allontanandosi dal soggetto potenzialmente pericoloso e pensando in primis alla propria incolumità.
Nel corso della sua lunga intervista, il sagace 74enne ha riportato la brutta esperienza vissuta, manifestando amarezza e paura: facendo emergere tutto il suo realistico pessimismo. Ha parlato di mancanza di sicurezza nelle strade della città di Roma, conscio dei numerosi rischi in cui potrebbe incorrere con l’avanzare dell’età.
“Ormai ho superato i settant’anni. Non mi piace la parola vecchio, ma sono sensibile a ciò che accade agli anziani”, ha ammesso con constatazione e obiettività. Secondo Claudio Lippi, infatti, i pensionati sarebbero i soggetti che rischiano maggiormente dei soprusi, truffe e aggressioni fisiche, in quanto deboli e facilmente attaccabili.