Il celebre cantautore italiano Adriano Celentano è tornato a far parlare di sé stavolta non per le scorribande di criminali all’interno della sua splendida residenza in provincia di Milano, meno che mai per le sue stravaganti e quanto mai singolari esternazioni, bensì per aver bacchettato pesantemente suo nipote, il famoso giornalista de “Il Fatto Quotidiano” Bruno Perini.
Sembra si sia scatenata una guerra all’interno del grande clan dei Celentano, di quelle battaglie che si fanno però armati di sole parole, che fin troppo spesso colpiscono duramente, ma grazie alle quali si ricreano confini e limiti entro i quali operare, e soprattutto scrivere. Perché a fare andare su tutte “il ragazzo della via Gluck” è stato proprio il nipote e noto giornalista Bruno Perini, figlio della sorella di Adriano Celentano, reo di aver pubblicato una serie di articoli sul cantante.
Il molleggiato è stato costretto a scendere in campo ancora una volta, affidando il suo chiaro quanto mai inequivocabile messaggio rivolto al caro nipote Bruno al suo blog personale, dove chiarisce una volta e per tutte che Perini non è il suo biografo. Nel messaggio pubblicato da Celentano sul suo blog si legge, infatti, che il nipote Bruno nei suoi recenti articoli ha utilizzato la parola “zio” per sottolineare l’inevitabile parentela che lo lega ad Adriano.
Un legame che non corrisponde però alle scelte ideologiche e alle esternazioni spesso molto provocatorie ed al limite del molleggiato, da cui Perini prende invece le distanze. Cosa che però non lo ha trattenuto dallo scrivere perfino un libro sulla vita del molleggiato dal titolo “Le memorie di zio Adriano“, come se ne conoscesse più lui del celebre cantante che Celentano stesso.
Il cantante milanese, dunque, tuona contro il nipote, ricordandogli quanta poca conoscenza e frequentazione ci sia stata tra loro, tale da rendere impossibile a chiunque di poter scrivere sulla vita del “molleggiato”, perché non basterebbero – come dice lo stesso Adriano – “neanche due anni a letto abbracciati” per conoscerlo veramente, perché neanche Adriano in fin dei conti ha ancora ben capito chi è.