Non si placano le polemiche sul ddl Cirinnà e sulle adozioni gay: quest’oggi Mario Adinolfi e Fabio Volo hanno avuto un acceso dibattito riguardante un post nel quale lo stesso direttore de La Croce aveva invitato le famiglie a boicottare il film d’animazione attualmente in programmazione nelle sale cinematografiche “Kung Fu Panda 3“.
Il motivo del veto? Il fatto che, stando alle parole di Adinolfi, Kung Fu Panda avrebbe due padri, cosa inammissibile per le vedute radicali e conservatrici del paladino di Famiglia Cristiana. Questo il messaggio lanciato sul social network: “Volete capire come si fa il lavaggio del cervello gender ai bambini? Ad esempio col protagonista di Kung Fu Panda, che ha due papà“.
“Ne parliamo a Radio Maria ne Il Mormorio di un vento leggero” ha continuato il Adinolfi, scatenando ben presto l’ironia del web. “Lui come il panda sono animali in via d’estinzione” scrive un utente, mentre altri sulla stessa scia hanno proseguito denunciando l’insensatezza delle argomentazioni del conduttore di Radio Maria.
“Boicottiamo Kung Fu Panda 3”: ecco la posizione di Adinolfi
Lui ha però rincarato la dose, rimanendo fermo sulle sue posizioni: per Adinolfi, Kung Fu Panda 3 è il prodotto di un’industria che vuole legalizzare le stepchild adoption, ed è uscito nelle sale soltanto per fare il “lavaggio del cervello” a chi andrà a guardarlo. Il problema fondamentale dell’opera consiste nel fatto che il protagonista sia tecnicamente orfano, e venga cresciuto da una figura maschile che gli farà da tutore.
Le argomentazioni di Adinolfi sono dunque presto spiegate: una persona non può crescere un bambino singolarmente, perché va contro il paradigma del duo genitoriale (e quindi, secondo lui, avallerebbe necessariamente le stepchild adoption).
Nel corso della trasmissione “Volo del Mattino” di quest’oggi, Fabio Volo ha tentato la via del dialogo, provando a spiegare all’integerrimo “protettore della cristianità” il motivo per cui il panda in questione abbia un padre biologico ed uno adottivo. Ma Mario Adinolfi si è dimostrato inflessibile: per lui crescere con un tutore rimane pura blasfemia, e Kung Fu Panda 3 è parte integrante di un complotto per lavare i cervelli del mondo intero.
Fabio Volo, dal canto suo, non ha esitato a consigliare al direttore de La Croce il modo più semplice per ritrovare il senno: “Fatti una terapia”.