10 anni fa ci lasciava James Gandolfini, i colleghi lo ricordano

Il 19 giugno 2013 la star de "I Soprano" perse la vita a Roma. In occasione del decimo anniversario della sua scomparsa i colleghi ricordano James Gandolfini.

10 anni fa ci lasciava James Gandolfini, i colleghi lo ricordano

Quando 10 anni fa fu trovato senza vita nella sua camera d’albergo a Roma, la notizia della scomparsa di James Gandolfini fece in breve tempo il giro del mondo. La star americana 51enne, nota per aver interpretato Tony Soprano nello show di culto della HBO “I Soprano” dal 1999 al 2007, venne trovato dal figlio Michael, all’epoca 14enne, la mattina del 19 giugno del 2013.

Per onorare l’amato attore nel decimo anniversario della sua scomparsa, Vanity Fair ha intervistato decine di suoi colleghi, collaboratori ed amici, per ricreare un ritratto del vero James Gandolfini e ricordare il suo calore, la sua generosità, il suo senso dell’umorismo, la sua intensità come attore.

Lo ricordano con enorme affetto i colleghi de “I Soprano”, tra cui Vincent Curatola, che ha raccontato il giorno del 2010 in cui James lo chiamò per fargli gli auguri di Natale e lui gli rivelò che la moglie Maureen era in ospedale da due giorni. James e la moglie Deborah Lin li raggiunsero immediatamente, nonostante fosse il giorno di Natale, e trascorsero oltre un’ora e mezzo con loro.

Anche il co-star e musicista della E-street band Steven Van Zandt ricorda: “La prima volta che ha avuto un grande aumento, l’ha diviso con il cast. Incredibile“. Steve Schirripa ha ricordato che, prima di girare, James lo invitava a cena a Little Italy per riprendere il ritmo e l’atmosfera, “Perché Jim non era Tony Soprano. Era uno che indossava Birkenstock e amava la musica, una specie di hippy. Non era affatto come Tony“.

Julia Louis-Dreyfus, che ha girato con Gandolfini il suo penultimo film “Non dico altro“, ha commentato: “Ciò che è stato particolarmente toccante nel lavorare con lui è che mi sembra che il personaggio che ha interpretato fosse molto vicino alla sua persona: un ragazzo dal cuore tenero, vulnerabile, persino insicuro“. Anche Nicole Holofcener, regista del film, ha voluto ricordare la sua natura gentile. “Era molto attento alle persone in ruoli minori e alla troupe,” ha spiegato. “C’era sempre un’assistente che sedeva là fuori al sole, giorno dopo giorno, e lui si presentò con una sedia e un ombrello per lei“.

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