MachineGames ha deciso di dare seguito all’espansione di “Wolfenstein II: The New Colossus” con una nuova branca, un DLC del DLC in pratica. Stavolta, la storia di Wolfenstein II assume tratti completamente diversi rispetto al gioco originale, e dà il via ad un trittico di avventure scaricabili (a pagamento) che avranno come protagonista il Pistolero Joe.
Pistolero Joe, ovvero Joseph Stallion, è un ex quarterback di football americano di colore (sport già presente nei tempi della Seconda Guerra Mondiale e nel periodo del dominio nazista) che viene arrestato mentre cerca di disputare un fantasioso Uberbowl, una sfida tra gli atleti di tutto il mondo e la squadra di football americano nazista.
La storia, per chi dà un occhio anche al cinema, ricalca perfettamente quella di “Fuga per la vittoria”, tanto che il cognome del protagonista, Stallion, ricorda quello di Sylvester Stallone. I richiami al cinema quindi sono voluti, ma non azzeccati, per una storia che si inserisce in un contesto di gioco di azione – fantasy come quello di tutti i capitoli di Wolfenstein.
La parte narrativa è curata con una serie di filmati in cui ci sono delle scene a fumetto riuscite e ben disegnate, ma statiche mentre la voce racconta la parte narrativa: si poteva fare di più, senza usare per forza il 3D, ma rendendo più fluide e rapide le immagini. Se il comparto narrativo si fonda su una storia solo sufficientemente descritta, il gioco non è che un estratto di Wolfenstein II.
Impersonando Joe Pistolero, non vi parrà nemmeno di agire con lui, potreste scambiarlo tranquillamente con l’agente B.J. Blazkowicz, il protagonista di Wolfenstein, anche perché si tratta di affrontare i soliti avversari in mappe tanto oscure quanto labirintiche; ritornando a quanto detto prima, anche l’ambientazione non pare variare da quella originale e questa espansione, di nuovo, in fin dei conti, pare avere assai poco da offrire.