Quando si parla di videogiochi, si pensa sempre ad un’esperienza che, al massimo può divertire in modo disimpegnato e leggero. Razer, realizzatrice di periferiche per il gaming (vista di recente al Ces 2016 con il miglior PC per il gaming, il Razer Blade Stealth), ha ridefinito le prospettive del gaming grazie al videogioco “That Dragon, Cancer” che propone all’utente di rivivere la vita di Joel Green, un bambino morto a 5 anni dopo una lunga battaglia con il cancro.
Joel Green era un bambino di appena 1 anno quando gli venne diagnosticata una forma aggressiva di cancro e altri due anni da vivere, dolorosamente, tra mille cure. Grazie all’amore dei genitori, Ryan e Amy, ed alla loro fede di devoti cristiani del Colorado, il piccolo Joel visse altri quattro anni, spegnendosi – poi – nel Marzo del 2014. Quella breve e ancor significativa esperienza di fede, speranza, amore, illusione e disillusione, è stata trasformata in un videogioco, dal titolo appunto di “That Dragon, Cancer”, che è possibile acquistare, dal 12 Gennaio, sulla piattaforma Razer Cortex.
Durante il gioco, spiegano Amy E Ryan, non si disporranno di opzioni per cambiare l’esito della vicenda perché il destino di Joel era già scritto. Si potrà solo giocare con lui, aspettarlo mentre esegue le terapie, calmarlo quando piange per il dolore troppo forte, ascoltare le poesie che i genitori avevano scritto e recitato per lui (l’audio originale è tratto dai filmini della famiglia Green). Indubbiamente il gioco è molto difficile da affrontare e, durante le fasi di test, molti giocatori professionisti hanno faticato a trattenere le lacrime ma lo scopo, d’altronde, non era quello.
Con That Dragon, Cancer, Amy e Ryan si sono proposti di creare un qualcosa che non solo omaggiasse il coraggio del piccolo Joel ma anche qualcosa che arricchisse la vita di chi giocava grazie ad emozioni come l’amore, la speranza, la fede, il coraggio e l’ammirazione per la fragile bellezza dell’esistenza umana. La finalità del gioco era anche quella di far capire che le persone vanno apprezzate perché compiono quel bellissimo e breve miracolo di esistere e non perché, magari, hanno realizzato belle cose. Indubbiamente un alto proposito.
Razer ha finanziato il gioco attraverso Ouya, la piattaforma che porta il gaming Android sulle smart Tv, ed ha assicurato che tutti i proventi del gioco in questione verranno destinati in beneficenza alla Morgan Adams Foundation, che finanzia la ricerca sul cancro, e alla Family House SF che offre alloggi gratuiti ai genitori dei pazienti che vanno a curarsi negli ospedali di San Francisco.
Dal 12 Gennaio 2016, That Dragon, Cancer, il videogioco su un bambino malato di cancro, è disponibile in commercio per PC, Mac e Ouya e permetterà a tutti di superare, in modo catartico, quello che è il proprio dragone personale, il nemico interiore che ognuno di noi ha da battere. Uscendone arricchiti.