In passato abbiamo visto come i videogiochi possano essere al centro di spiacevoli episodi di cronaca, spesso basati sull’eccessiva dipendenza che suscitano in alcune frange di giocatori (non tutti), a volte – invece – incentrati sugli eventuali comportamenti violenti che possono ingenerare nel suo pubblico di utenti.
Per fortuna non tutto ciò che ruota al mondo della videoludica ha spiacevoli conseguenze e, anzi, qualche volta capita di ascoltare storie di videogiocatori davvero molto belle. Proprio come nel caso del famoso YouTuber LA Pike. LA Pike, alias Austin (questo il suo vero nome), ha trovato un modo alquanto singolare per chiedere alla propria fidanzata, Lauren, di sposarlo: ha chiamato a raccolta tutte le sue conoscenze informatiche e ha creato, dal nulla, un videogame “trappola” (https://bit.ly/1MQyb4X) per la sua amata.
Quest’ultima, condividendo la passione di Austin per i videogame, ha deciso di testare il videogame del fidanzato – sotto sua calda sollecitazione – e si è cimentata nei vari livelli del gioco, livelli che riproducevano – ciascuno – un episodio di vita passato assieme (il primo appuntamento, la gita a Munster per la festa della Birra, il giretto a Portland etc).
Divertendosi, man mano che superava le varie difficoltà, Lauren (o meglio il suo avatar in stile Super Mario) è arrivata al livello finale che già qualcosa lasciava intuire… Austin, infatti, aveva previsto che Lauren, per portare a compimento il gioco, doveva superare delle bande di mariachi che suonavano la stessa canzone con la quale suo nonno aveva fatto la “proposta” a sua nonna.
Ovviamente Lauren vince anche gli ultimi ostacoli e si ritrova davanti all’avatar di Austin che le fa la famosa proposta di matrimonio, facendole trovare – poi – l’anello che Austin aveva nascosto proprio dietro il computer al quale Lauren giocava. Com’è finita la vicenda? Lauren, tra le lacrime di gioia, ha detto sì, decisamente sì.
In fondo, il buon Austin si era preso la briga di costruire un’avventura di fantasia, un’opera di creatività, apposta per lei…un po’ come i poeti di una volta che si dichiaravano componendo odi e suonando le arpe per le loro belle. I tempi cambiano, si adeguano alle tecnologie, ma per fortuna…il romanticismo è sempre lo stesso!