“One Piece Pirate Warriors 4” riproduce sugli schermi di PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch un titolo dedicato alla celeberrima serie manga a fumetti e cartoni animati; il centro del titolo sono alle epiche battaglie contro nemici che compaiono in continuazione e che sfidano la banda più strampalata di pirati che sia mai stata ideata, per andare a caccia di vittorie e di tesori.
Koei Tecmo, la casa di produzione giapponese, ha portato la propria esperienza, concretizzatasi con “Warriors Orochi 4 Ultimate“, uscito a febbraio, per infondere a “One Piece Pirate Warriors 4” lo spirito giusto e l’intensita dosata al punto esatto necessaria a creare un gioco ben bilanciato, di difficoltà media e con una campagna che si rivela molto completa rispetto ad altri titoli del genere.
La storia di Cappello di Paglia e dei suoi compagni non pare avere mai fine, cominciando dal Regno di Alabasta e viaggiando attraverso numerosi mari e terre, flashback disposti con sapienza narrativa ed incontri che sono capaci di offrire anche molto dal punto di vista della sequenza degli eventi posti, fino a portarsi a caccia del fantomatico e leggendario One Piece, con il disegno perfettamente riprodotto dagli autori del manga.
Il gioco si spinge sulla formula classica dei titoli giapponesi con orde di nemici contro il protagonista o i protagonisti (i cossidetti “musou”) che in questo caso vivono anche su una storia azzeccata e credibile. I poteri sono gestiti con un sistema di avanzamento dei personaggi che si dipana su varie abilità e punteggi, tra boss e tesori sparsi qua e là. Il problema di questo genere di giochi, da cui anche “One Piece Pirate Warriors 4” non si scosta, rimane la ripetitività degli scontri e della formula, meno accennata in questo contesto grazie proprio al contesto narrativo.
I contenuti extra sono molti e rappresentati ad esempio dal Diario del Tesoro, che fa rivivere le varie missioni affrontate alla massima difficoltà possibile, come battaglie tra i vari personaggi principali e la formula multigiocatore, che comprende la possibilità di affrontare i vari capitoli in modalità cooperativa oppure di sfidarsi in lotte all’ultimo sangue.
La qualità grafica è più che buona ed il gioco non risente di particolari problemi di rallentamento, la telecamera posta dietro ai personaggi dà però diversi problemi nell’orientamento e nel complicare le battaglie con visuali a volte confusionarie. Il sonoro viaggia sui temi del cartone animato e l’audio in giapponese, con sottotitoli, è il massimo per chi ama il parlato originale del racconto nipponico.