Solo sessant’anni fa, era una piccola bottega di un semplice falegname: oggi è un’azienda globale leader nel settore dei giocattoli. Non c’è ragazzino o adulto che non li conosca o che non ci abbia mai giocato. Di chi stiamo parlando se non della Lego?
La storia dei mattoncini danesi è davvero unica. A idearli ci aveva pensato, nel lontano 1932, Ole Kirk Kristianen, un falegname che prestava attività nel suo garage-bottega della città di Billund. Due anni dopo, nacque il marchio Lego, anche se a quei tempi i mattoncini non erano di plastica, ma di legno. Nel 1942, la bottega andò a fuoco, ma il suo titolare non si diede per vinto.
Negli anni a seguire, il signor Kristiansen continuò a sperimentare e produrre nuovi giocattoli. Nel 1958 brevettò i primi mattoncini, e dal quel momento iniziò la storia della Lego che tutti noi conosciamo. Il nome non è casuale, ma deriva dalle parole “leg godt”, ossia “gioca bene”. Il passo successivo si concretizzò nel 1960, anno in cui l’azienda abbandonò il legno per utilizzare la sempre più onnipresente plastica.
A quel punto, arrivò il successo su scala planetaria. Ma ci si rese ben presto conto della necessità di diversificare l’assortimento. I consumatori si dimostravano sempre più attenti ed esigenti, e per stare al passo con i tempi, Lego non poteva certo stare a guardare. Il colosso ha così realizzato dei parchi tematici, dei film, e curato anche il lancio di nuove linee di prodotto come Lego Duplo, o le varie serie denominate Friends, Technic, Ninjago, City, Star Wars, Elves, Disney Princess, Classic, Juniors, Creator…
Oggi, Lego produce 20 miliardi di mattoncini all’anno, circa 2,3 milioni all’ora. Un successo straordinario scattato sessant’anni fa grazie all’idea di aggiungere piccoli tubi tronchi all’interno di ciascun mattoncino cavo. Questa soluzione ha permesso di incastrare i mattoncini tra di loro in migliaia di modi differenti.
Non sorprende quindi che il magazine “Fortune” abbia incoronato i Lego come il giocattolo del XX secolo. Non solo: chiunque non avrà difficoltà a definirlo come uno dei giochi più istruttivi disponibili sul mercato.
Il successo di Lego non conosce sosta. Dopo la crisi del 2005, la società è riuscita a riprendersi alla grande, chiudendo il 2016 con il miglior fatturato della sua storia. Ma ad impressionare troviamo anche altri dati. Per esempio, pochi ne sono a conoscenza, ma Lego è di gran lunga il primo produttore di pneumatici al mondo: ogni anno, per i suoi veicoli giocattolo, ne produce ben 700 milioni. Inoltre, dispone di stampi precisissimi ed efficaci: i pezzi da scartare sono solo 18 ogni milione di mattoncini prodotti.
C’è quindi da scommettere che i Lego continueranno ad entusiasmare e stuzzicare l’ingegnosità anche delle nuove generazioni, magari con l’aggiunta di social network, e videogame.