“Sense -Wear”, il progetto degli italiani Emanuela Corti e Ivan Parati, è riuscito ad aggiudicarsi il Grand Prix nel concorso Lexus Design Award 2015, famoso concorso internazionale arrivato quest’anno alla sua terza edizione. E pensare che i due designer italiani hanno deciso di partecipare alla competizione solo cinque giorni prima del termine delle iscrizioni! A consegnare il premio presso lo Spazio Lexus, in occasione della Milano Design Week, è stato Tokuo Fukuichi, Presidente di Lexus International.
Il tema del concorso di quest’anno è stato quello dei cinque sensi, focalizzandosi dunque su opere, connesse ai sensi, in grado di migliorare la vita delle persone.
I designer partecipanti al concorso quest’anno sono stati ben 1.171 provenienti da 72 Paesi diversi. Di questi solo 12 sono arrivati in finale e solo 4 hanno avuto l’occasione di realizzare un prototipo del loro progetto, guidati da Robin Hunicke. I prototipi sono al momento esposti presso lo Spazio Lexus di via Tortona 32 a Milano e lo saranno fino al 19 Aprile.
Paola Antonelli, membro della giuria e Curatrice del dipartimento di Architettura e Design del MOMA NYC, ha dichiarato: “Tutti i quattro progetti erano interessanti e scegliere un vincitore non è stato semplice. Tuttavia la giuria ha scelto all’unanimità il progetto Sense-Wear. E’ molto raro trovare un progetto di design che sia gioioso, formalmente seducente e, al contempo, svolga una funzione così importante: sviluppare capi di abbigliamento che agiscono come una forma di terapia per persone con autismo, sindrome di Tourette e altre particolari esigenze.”
“Sense-Wear” è una collezione di capi e accessori che consentono a chi li indossa di calmare (o amplificare, a seconda dei casi) le sensazioni fisiche.
Ecco come Ivan Parati racconta il suo progetto: “Il progetto è ispirato alle terapie sensoriali che si applicano in casi di autismo e di sindrome di Asperger e in genere con le persone che hanno delle disabilità nella percezione dei sensi. Alcuni di questi abiti servono a calmare i sensi. Nel caso ad esempio di una crisi di panico c’è bisogno di lavorare sui sensi, con attività antistress o gesti che si ripetono, capaci di rassicurare. Altri abiti e accessori invece enfatizzano i sensi, come nelle terapie dove essi vengono stimolati in modo mirato…Il nostro intento era quello di integrare questo tipo di terapie nella vita quotidiana in maniera meno aggressiva, meno evidente, meno “medica” e più giocosa”
Tra le creazioni vi è una giacca che possiede all’interno una parte gonfiabile (che si attiva tramite una pompetta), ideata per chi ha bisogno di sentire una pressione intorno al collo senza però avere alcun tipo di contatto umano.