Sonic Fabric è un tessuto davvero particolare e innovativo, oltre che sonoro e versatile. Questo filato è un’invenzione dell’artista concettuale Alyce Santoro, composto per metà di poliestere e metà di nastri di audiocassette. Questi sono registrati con intricati collage di suono e durante il processo di tessitura vengono conservate le proprietà magnetiche dei nastri, così quando una testa di nastro viene trascinato lungo la sua superficie emette un suono subacqueo che riproduce una musica complessa creata da un intreccio di improbabili combinazioni di suoni.
Sonic Fabric è stato originariamente destinato all’uso esclusivo in opere di installazione basate sul concetto che, a livello più elementare, tutto l’universo può essere costituito da vibrazioni, quindi le onde diventano materia. L’idea del Sonic Fabric proviene da un’esperienza personale di Alyce Santoro, quando da piccola giocava con piccole barche a vela e utilizzava corti filamenti di cassetta come indicatori di vento, per la loro leggerezza e resistenza. Alyce immaginava che se il vento colpiva i filamenti nel modo giusto si sarebbe potuta diffondere nell’aria la musica di ciò che era stato registrato nel nastro.
Anni dopo Alyce conobbe la tradizione dei buddisti tibetani di appendere bandiere colorate in segno di preghiera, collocate all’esterno di luoghi di buon auspicio dove la brezza che soffia attraverso di loro può “attivare” i suoni, mandandoli in giro per il mondo grazie al vento. Questo le ricordò subito dei filamenti di cassette utilizzati da bambina, e queste due esperienze si unirono insieme per dare luce all’idea di una trama con del potenziale sonoro letteralmente tessuto in esso. Così raccolse i nastri che più erano stati influenti nella sua vita (i Beatles , Bob Dylan , Miles Davis , Beethoven , Laurie Anderson, e altri ancora) e grazie al telaio di un amico riuscì a produrre il filato, che ebbe subito successo trovando spazio in una mostra di opere d’arte realizzate con materiali riciclati a Felissimo Design House nella città di New York.
Le giro di un decennio le opere di Alyce Santoro create con il Sonic Fabric sono state incluse in varie mostre e musei di tutto il mondo legate all’arte del suono, del riciclo, della tecnologia e della moda. Inoltre sono apparse nel New York Times, Wired e in molte altre pubblicazioni. Nel 2003 le è stato commissionato un vestito per Jon Fishman, batterista della band Phish, che lo indossò durante un concerto a Las Vegas. Alyce Santoro ha iniziato a condividere l’idea del tessuto ascoltabile con altri artisti, architetti, stilisti di moda e designer che trovano modi innovativi per incorporare il tessuto Sonic Fabric nel proprio lavoro. Tra questi c’è Julio Cesar, fashion designer newyorkese, che in collaborazione con Alyce ha creato una linea di accessori indossabili e funzionali, come cravatte, vestiti, borse, cappelli e sciarpe. Una pensata davvero geniale per ridare vita a un genere di oggetto che per lungo tempo ha regalato emozioni a moltissime persone in tutto il mondo, oltre che a nuovo modo per riciclare ciò che ormai non utilizziamo più come succede anche per le cucce di Atomic Attic e le lampade realizzate con cd-rom.