Scultura fallica eposta nei giardini di Milano

Si chiama Gavin Kenyon l'artista americano che ha realizzato la scultura fallica che resterà esposta in centro a Milano per altri 2 mesi. Indignati i residenti che ne chiedono la rimozione

Scultura fallica eposta nei giardini di Milano

Se vi capita di passare nei giardini di corso Indipendenza tra piazza Risorgimento e piazzale Dateo a Milano, potrete imbattervi in questa scultura dalla forma fallica che sta destato non poco clamore. Fino ad oggi non era neanche chiaro chi fosse l’autore della scultura, nè se si trattasse di uno scherzo, di una provocazione o di una trovata pubblicitaria.

“Una scultura ridicola, disgustosa e imbarazzante, dalle evidenti sembianze falliche” avevano detto tutti i residenti scatenando un’immediata richiesta di maggiore vigilanza e sicurezza nel quartiere. Nei giorni scorsi c’è stato anche un sopralluogo degli agenti della polizia locale per effettuare i rilievi e cercare di capire chi c’era dietro la scandalosa scultura. Oggi il comune di Milano ha reso noto il nome dell’artista che è stato autorizzato dal comune stesso a realizzare l’opera tanto discussa. “Il progetto iniziale era lievemente differente – spiegano da Palazzo Marino – ma tutto è stato fatto a norma di legge. E’ stata una galleria d’arte a chiedere l’autorizzazione”.

L’artista si chiama Gavin Kenyon e il titolo dell’opera è “Four sentinels” (Quattro sentinelle) ed è stato il comune di Milanoa concedere l’autorizzazione all’artista. La sua scultura resterà esposta fino al 20 gennaio. “L’artista statunitense – sottolineano dal Comune – ha esposto tra l’altro al Moma di New York, e l’opera sarebbe ispirata ai monumenti della città, interpretati in chiave contemporanea attraverso un processo di astrazione e la sperimentazione di nuovi materiali, e rimanda a forme architettoniche tradizionali e riconoscibili, come colonne e basamenti”.

La scultura è composta da un piedistallo e da quattro colonne cilindriche di forma fallica, l’opera ha provocato un vespaio di polemiche, ha suscitato curiosità e indignazione ed è stata ritenuta immorale e scandalosa da parte di molti cittadini. “Siamo consapevoli del fatto la scultura ha suscitato discussione e dibattito – commenta l’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno – ma è una reazione frequente che le installazioni d’arte pubblica producono”.

L’associazione tra scultura e forma fallica è ricorrente, molti scultori hanno creato opere falliche, alcune con significato più sottile ed ambiguo, altre invece con riferimenti più chiari ed evidenti. L’arte contemporanea va capita, interpretata e talvolta le prime impressioni simboliche sono lontane da quelle che l’artista voleva esprimere. Inoltre l’arte contemporanea assolve anche ad una funzione provocatoria e l’opera di Kenyon l’ha soddisfatta appieno.

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