Una particolare mostra avrà luogo dal 12 maggio al 29 giugno al Triennale Design Museum di Milano, che appartiene alla vasta collezione di Paola Trifirò Siniramed, e di cui è lei stessa la curatrice.
Si tratta di ben 650 coppie di salini e pepini, una parte degli oltre duemila esemplari che compongono questa straordinaria collezione privata che dura da trent’anni. Della collezione fanno parte modelli storici, divenuti oramai dei classici per eccellenza, e numerose produzioni aggiunte di recente ad opera di designer e artisti di gran talento.
Ecco che vediamo una divertente coppia di cagnolini, riprodotti mentre sono alla guida di una limousine anni ’50: questo pezzo è il primo set sale&pepe che diede inizio alla famosa collezione di Paola Trifirò Siniramed. La mostra è stata denominata Salt & Pepper Shakers, ed è un evento davvero speciale, che mostra questi meravigliosi oggetti di design divenuti un cult.
La mostra si sviluppa ordinata in diverse sezioni tematiche ed espone un mondo tutto nuovo dove salini e pepini acquisiscono forme impensabili, come ad esempio a forma di frullatori, di giocatori di baseball, di dinosauri, di clown, ma anche di teschi, barche, animali e esseri umani. La collezione è spettacolare, e gli oggetti sono realizzati in diversi materiali come bachelite, ceramica, porcellana, stagno, ma anche legno e vetro.
Nella maggior parte dei casi i salini e pepini sono composti da due pezzi, uno per il sale e uno per il pepe, ma nella collezione ci sono anche i cosiddetti nested, dove un pezzo è posto sopra l’altro. E così ci sono gli oggetti cosiddetti appesi, gli “hangers”: un esempio è la scimmietta, che in questo caso rappresenta il sale, riprodotta mentre si dondola attaccata al ramo di un albero, che invece rappresenta il pepe. E ancora ci sono i noddings, ovvero gli oscillanti: un esempio è dato dai teschi che si muovono avanti e indietro separatamente ma sono poggiati su un’unica base.