Il riconoscimento delle donne nell’architettura con un premio come ArcVision Prize – Women and Architecture ideato da Italcementi, è vera e propria piattaforma di comunicazione e di confronto. Inoltre, quest’anno il premio si avvale della collaborazione di WE – Women for Expo, un riconoscimento ambito che premia le architette e le designer che sono spiccate per innovazione e ingegno, apponendo una firma nettamente riconoscibile.
La vincitrice della terza edizione di questo prezioso riconoscimento è Angela Deuber, architetta svizzera molto giovane che si è distinta con il progetto della Scuola di Thal – Svizzera. Il design che la donna ha sviluppato nel progetto si caratterizza per un approccio “costruttivista” e come lei stessa dice:”‘Costruire è una parte sottovalutata eppure intrinseca dell’architettura, ma siccome non costruiamo più con le nostre mani è diventata indiretta, remota, aliena. Il mio lavoro cerca di sfuggire a questa alienazione’. La donna ha progettato edifici che si distinguono per la loro forte identità e che spiccano non solo per le forme geometriche ma anche per i solidi materiali.
Angela Deuber si è diplomata all’ETH di Zurigo (l’Istituto Politecnico Federale, tra i più prestigiosi al mondo), e dopo gli studi ha deciso di creare il suo studio a Chur, in italiano Coira, che si trova nel Catone dei Grigioni, un luogo spettacolare e pittoresco. Per tanti anni ha insegnato all’ETH e all’Università di Lucerna. Tanti gli edifici realizzati che sono stati progettati da lei, tra cui l’edificio polifunzionale di Buochs, Nidwalden, Svizzera, la House on the Hebridean Island of Harris in Scozia, un rifugio dal design meraviglioso immerso nel mezzo di una landa selvaggia, e la riconversione di un edificio medievale di Stuls, il Palazzo del Cinema di Locarno che si trova nei Grigioni.
Il riconoscimento del premio di Italcementi ha voluto valorizzare la creatività femminile nel settore dell’architettura, che ha incluso nel suo caso in particolare concetti di fondamentale importanza come funzionalità, sostenibilità, sociale. La donna è stata scelta tra 50 candidate provenienti da tutto il mondo, e la sua scelta è stata fatta con criterio da una giuria di architette di fama internazionale. Anche ad altre architette sono state assegnate dei premi: a Kate Otten (Sudafrica) a Patama Roonrakwit(Thailandia) e a Samira Rathod (India). Un Ppemio speciale è andato anche Paula Nascimento (Angola) nell’ambito di Women for Expo, per il padiglione realizzato all’Expo.