Dopo il successo dell’ultima edizione autunnale (con oltre 51 mila presenze), da sabato 28 febbraio fino all’8 marzo a Parma torna Mercanteinfiera, la kermesse dedicata totalmente all’antiquariato, al modernariato e al collezionismo vintage e giunta ormai alla sua ventunesima edizione primaverile. La kermesse, allestita su una superficie espositiva di circa 45000 mq, suddivisa in 4 padiglioni, si può definire “cosmopolita”, dal momento che vede protagonisti oltre mille espositori provenienti da tutto il mondo (di questi espositori il 20% è costituito da stranieri) .
Qui è possibile trovare oggetti di ogni tipo e per ogni tasca: mobili di età vittoriana, ebanisteria stile Napoleone III, gioielli Cartier e Tiffany. Relativamente all’importanza di questa kermesse, Ilaria Dazzi, brand manager di Mercanteinfiera, ha dichiarato: “Confermandosi luogo di incontro ideale tra gusto, ricerca dello stile e passione per l’arte, Mercanteinfiera coniuga l’attività di incoming di commercianti d’arte e galleristi d’oltre confine a proficue alleanze come U.S. Antique Shows, il più grande organizzatore di mostre di antiquariato degli Stati Uniti, che ci ha consentito di esportare il nostro brand a New York e Miami con importanti risultati, in termini di co-marketing”.
Inoltre quest’anno la manifestazione ospiterà anche due mostre collaterali. La prima mostra, curata da Luigi Caroppo e Cristina Manfredi, si chiama “Circolare nel tempo: a passeggio tra design, arredo e quotidianità” e racconta, attraverso le componenti dei salotti, i cambiamenti di gusto degli italiani; si passa infatti dal salotto degli anni Sessanta, caratterizzato da carte da parati optical e utilizzato solitamente per il pranzo della domenica, al salotto minimal e black&white dei nostri giorni. Luigi Caroppo ha dichiarato: “Per ciascuno di noi, è un pò come sfogliare l’album privato dei ricordi; con i loro pezzi universalmente conosciuti ed apprezzati, protagoniste sono senz’altro quelle aziende che hanno fatto la storia dei salotti italiani. Ci piace anche immaginare che, in ogni sorta di istantanea qui riprodotta, il visitatore riesca ad individuare un frammento di vissuto personale”.
Invece, la seconda mostra, intitolata “Battaglie d’inchiostro. La guerra: tra rèclame e propaganda attraverso il filtro della carta stampata”, celebra i cento anni dall’inizio della Grande Guerra attraverso centinaia di oggetti e immagini, molte delle quali provenienti dall’Archivio Storico Pubblicitario di Como. Tra questi vi sono degli stereogrammi su vetro, che testimoniano la vita sul fronte alpino. Serena Bertolucci, direttrice di Villa Carlotta e organizzatrice di quest’ultima mostra, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti che Fiere di Parma abbia aderito al nostro progetto culturale, un invito alla riflessione sulla prima guerra mondiale da una prospettiva inedita, quella enfatizzata e strillata della propaganda e dalla rèclame e quella più realistica, raccontata dai reportage fotografici”.