Si è chiusa da poco la settimana della New York Design Week, che ha visto il meglio dell’eccellenza italiana incontrarsi con quella americana. La “American Architects meet Italian Design”, nata da un’idea vincente di Gilda Bojardi, ha dato vita a sei appuntamenti in altrettante sedi di aziende italiane tra le più importanti del mondo, per raggiungere quello scambio costruttivo che si è realizzato in pieno.
Le novità riguardano tutti i settori: nell’architettura, è in atto una rivoluzione della città che riparte grazie alla veloce ripresa economica. Quindi giù i vecchi edifici e nuova vita a costruzioni simili a torri che ospitano lussuosi appartamenti residenziali con vista spettacolare sul parco. Punto di forza le piccole realtà in forte crescita, e prodotti di tendenza nel tessile e nelle finiture estetiche.
Parte predominate ha l’illuminazione, che viene concepita al fine di realizzare effetti suggestivi. Di tendenza le tonalità dell’ottone e l’amore per il neo-vintage, così come il desiderio di riscaldare gli ambienti resi freddi dall’high tech. Prevale il richiamo alla lavorazione artigianale, e si assiste ad un ritorno ai paralumi in vetro soffiato e luci scenografiche soffuse.
Il risultato della settimana di design appena conclusasi ha contagiato la voglia dell’innovazione e i designer si sono dedicati a intrecciare suggestioni e materiali per creare oggetti che siano in grado di evocare altri oggetti.
Così per ispirarsi a nuove concezioni su come creare il futuro della casa si attinge ad altri settori, come nel mondo nautico, dove il tessuto delle vele diventa perfetto per le lampade e quello automobilistico per ceramiche che utilizzano la fibra di carbonio.
Karim Rashid ha scelto invece i materiali leggeri e resistenti ricavati da un granulo a base di poliolefine, che diventa una sedia super colorata che sembra realizzata con le palline. Anche in cucina e nell’ambiente outdoor arriva la tendenza americana, trasformando tutto in zona living che però integra cose e persone.
E spunta il salotto da tenere fuori tutto l’anno. Le terrazze, anche se piccole, diventano spazi abitativi con tanto di tavoli in legno naturale, poltrone-alcova, come quella disegnata da Patricia Urquiola. E ancora lampade e sedie, piatti, posate e tovaglie provenzali ideali per fare un picnic.