Avreste mai pensato che un uovo gigante potesse mai diventare la casa e l’ufficio di un uomo? E’ successo per davvero. Sono stati proprio l’architetto Wendy Perring e il project manager Phil Smith a dover affrontare l’arduo compito di costruire un uovo gigante che avesse la funzione di casa e di ufficio.
Le indicazioni sono giunte proprio da Stephen Turner (58 anni), nonché proprietario del bizzarro appartamento e artista molto conosciuto. Lo strano uovo gigante, per di più galleggiante, è adagiato sulle acque del fiume Beaulieu, in Hampshire, è interamente fatto di legno e ha un valore che si aggira intorno ai 40.000 dollari ed è stato simpaticamente chiamato Egg Exbury.
Tutti sicuramente si staranno chiedendo come è stato possibile realizzare l’opera e come ciò sia diventato anche luogo ideale per poter studiare e conoscere nei minimi particolari la natura e le sue mutazioni. L’architetto e il Project manager sono innanzitutto partiti da un prototipo di plastica in miniatura. Partendo da tale prototipo si è riusciti a dimostrare come le due metà dell’uovo potevano essere semplicemente unite, e quindi formare insieme una sorta di mini appartamento galleggiante.
Ciascuna metà dell’uovo è fatto di due tipologie diverse di legno. In mezzo vi è una membrana affinché possa rendere la tenuta stagna. La parte posteriore dell’uovo è più larga, in questo modo si lascia maggiore spazio per due armadi posti ai lati ed un piccolo e semplice bagno. Curioso è anche sapere come, per costruire questa bizzarra abitazione, ci sono voluti ben sei mesi, inoltre svariate quantità di legno di cedro ed una pazienza sicuramente infinita perché assumesse la particolare forma di un uovo vero e proprio.
Tale abitazione, ai fini burocratici, è registrata come una barca che galleggia su e giù per effetto dell’alta e bassa marea. Onde preservare l’ambiente, è progettata per avere un impatto sulla natura davvero minimo. La casa uovo non possiede, infatti, alcuna fonte di energia elettrica: è di legno e sono stati installati alcuni pannelli solari. L’obiettivo di Stephen Turner è quello di far conoscere i cambiamenti climatici ai quali la natura è soggetta durante la sua permanenza.