Ron Howard torna a stupire. “Inferno” è il nuovo film diretto dal regista de “Il codice da Vinci” e di “Angeli e demoni”, film di successo, record di incassi rispettivamente nel 2006 e nel 2009.
“Inferno” è il nuovo lungometraggio che vede protagonista il noto simbolista Robert Langdon (Tom Hanks), che nei due precedenti capitoli della saga si è fatto conoscere per la sua abilità mentale e culturale nel riconoscere e sventare importanti complotti, nato dalla penna di Dan Brown.
Tom Hanks, è tornato ad interpretare un personaggio molto amato dal pubblico di tutto il mondo, e affianco a lui ci saranno Felicity Jones che interpreta la Dottoressa Sienna Brooks, Sidse Babett Knudsen che interpreta la Dottoresa Elizabeth Sinskey, Omar Sy che interpreta Christopher Bruder, Irrfan Khan nel ruolo di Harry Sims, e Ben Foster che dovrebbe interpretare il villain.
Da pochi giorni sono state diffuse in rete le prime foto ufficiali di “Inferno”, la cui data ufficiale di uscita nelle sale, dovrebbe essere il 14 ottobre 2016. Il film è stato scritto da David Koepp e prodotto da Ron Howard e Bian Grazer.
La trama di “Inferno” è molto complessa, e vede protagonista ancora una volta l’abile professore universitario di Harvard, Robert Langdon, che stavolta si risveglia in Italia, a Firenze, ricoverato in un letto d’ospedale, ed in preda ad una grave amnesia che prova in tutti i modi a combattere giorno dopo giorno. Affianco a lui, la dottoressa Sienna Brooks, sarà colei che lo soccorrerà, ma allo stesso tempo si rivelerà un personaggio molto misterioso che potrebbe confondere ancora di più le idee di Robert.
Il professore americano, seppur in uno stato mentale precario, percorrerà diversi luoghi di grande suggestione in una Firenze che per la sua preparazione culturale e professione universitaria, non è un luogo dalle caratteristiche a lui sconosciute. Proprio per questo motivo, ben presto Robert capirà che un terrorista, ispirandosi all’opera dantesca La Divina Commedia, vuole diffondere un male contagioso, che ricorda molto quello presente nella narrazione di Dante, ambientata nel corso del lontano ‘300.