Il cinema ai tempi del Coronavirus: registi in smart working

Da Salvatores a Muccino, tanti i registi italiani che hanno annunciato di girare un film e/o un documentario per cristallizzare il momento storico che stiamo vivendo, lavorando da casa.

Il cinema ai tempi del Coronavirus: registi in smart working

Dopo il docufilm annunciato da Gabriele Salvatores con Indiana Produzioni e Rai Cinema, anche Gabriele Muccino ha lanciato una campagna social per il suo progetto già in lavorazione sulla quarantena da CoronavirusGabriele Salvatores, che nel ’92 ha ricevuto l’Oscar con il suo film Mediterraneo, ha lanciato tramite i social il progetto di “girare” un film corale che racconti l’Italia e gli italiani alle prese con una delle più grandi emergenze sanitarie della storia.

Il docu-film s’intitola “Viaggio in Italia” e sarà interamente sviluppato e prodotto in smart working con il contributo dei filmati di vita privata che le persone potranno inviare alla produzione.“Volete essere i miei occhi?”, esordisce così Salvatores nel video che spiega le motivazioni profonde del film: raccogliere ciò che le persone vedono e vivono nelle loro case, durante la quarantena.

Chiunque può partecipare raccontando apertamente la propria clausura partendo da cosa vede dalla finestra di casa e cosa pensa in questo tempo sospeso. Per il regista di origini napoletane non è però la prima volta. Nel 2014 aveva realizzato “Italy in a Day“, che raccontava una giornata tipo degli italiani attraverso contributi video della gente.

Data l’impossibilità di spostarsi per l’emergenza epidemiologica, “Viaggio in Italia” sarà un social movie costruito con contributi autoprodotti. Salvatores, isolato nella sua casa di Milano, raccoglierà le testimonianze degli italiani attraverso le piattaforme social. Saranno poi montate in ordine cronologico, raccontando giorno per giorno la quarantena italiana. Sarà possibile segnalare i propri contenuti attraverso l’account Instagram @viaggioinitaliailfilm.

Rai Cinema, che produrrà il progetto insieme con Indiana Production, ha reso noto che, contestualmente, verrà promossa una raccolta fondi a favore di un istituto di ricerca nazionale. Anche Gabriele Muccino comunica di avere intenzione di girare un film in cui raccontare la quarantena ispirandosi alle storie raccolte via mail. Il film, dal papabile titolo “Il grande caos“, si ispirerà proprio alle storie del nostro isolamento.

Se il progetto di Salvatores firmerà un documentario vero e proprio, quello di Muccino avrà più le caratteristiche di un racconto di finzione, costruito attraverso le storie sincere e trasversali ricevute. Tra queste, saranno sicuramente oggetto di riflessione le vicende di medici e infermieri impegnati nella lotta al coronavirus. Tutto sarà raccontato in modo romanzato, senza tuttavia tralasciare questa realtà di grande umanità emersa.

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