Vivere vicino all’acqua ha dei benefici sulla nostra mente

Arriva da uno studio australiano la notizia che vivere vicino all'acqua apporta dei benefici alla nostra salute mentale che ci aiuteranno a combattere eventuali problemi psicologici

Vivere vicino all’acqua ha dei benefici sulla nostra mente

Un team di ricercatori della Nuova Zelanda e dell’Università dello Stato del Michigan ha pubblicato di recente lo studio che attesta che vivere vicino all’acqua, o comunque in un luogo da cui è possibile vederla, apporta dei benefici al nostro stato mentale. Lo studio australiano rivela che la serenità di un fiume che scorre placido, la tranquillità delle acque di un lago o lo sciabordio incessante, lento o agitato, delle onde del mare e dell’oceano è un ottima cura per la nostra mente che sarà capace di fronteggiare meglio disagi psichici futuri.

La vista dell’acqua è stata nominata dai ricercatori “spazio blu” mentre la vista senza acqua è stata nominata “spazio verde”; la città presa in esame è stata Wellington, che ospita circa mezzo milione di abitanti ed è bagnata sia dal Mare della Tasmania sia dall’Oceano Pacifico.

Qui sono stati raccolti dati sulla visibilità topografica degli spazi blu e verdi che sono poi stati confrontati con i report del New Zealand Health Survey relativi alla scala Kessler Psychological Distress Scale (K6), ovvero una scala che misura le condizioni mentali basandosi su una lista di sintomi psicologici e che permette di identificare le varie patologie di stress.

Da questo studio è risultato che guardare spazi blu influisce positivamente sulla mente aiutando ad abbassare i livelli di stress, questa cosa resta invariata anche se si condiderano l’estrazione sociale, la ricchezza, l’età, il quartiere di residenza e altri fattori sociali. Mentre gli spazi verdi non hanno un alto impatto di beneficio mentale. Per questo motivo gli studiosi hanno indagato sui perchè.

Negli spazi considerati verdi, ovvero tutto ciò che non era un vista sull’acqua, ci sono anche molte cose create dall’uomo, quindi giardini pubblici, parchi, ma anche strade, edifici e quindi tante cose artificiali. I ricercatori hanno dedotto che, probabilmente, l’azione positiva degli spazi blu è dovuta al fatto che si guardi qualcosa di naturale, quindi la situazione potrebbe essere la stessa anche se si vivesse in luoghi vicino foreste e scenari naturali, senza la presenza di tanti manufatti e strutture costruite dell’uomo.

Anni fa, uno studio inglese dell’Università di Exeter aveva messo in luce che chi abita vicino alla costa è meno stressato di vive nell’entroterra e altre ricerche hanno evidenziato come vivere vicino ad un ambiente naturale, quindi anche vicino a boschi e foreste, aiuti a mantenere la serenità mentale.

Per chi abita lontano da mare e boschi però vale comunque il fatto che guardarli distenda la mente e abbatta lo stress, quindi un’immersione della natura fa bene anche a chi vi abita lontano, basta raggiungerla di tanto in tanto.

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